Terni, Cantamaggio: tutto pronto. O quasi

Il presidente Omero Ferranti: «Nonostante la burocrazia e le difficoltà economiche i carri allegorici sfileranno, ma manca ancora il rinnovo della convenzione con il Comune»

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di Francesca Torricelli

Di problemi ce ne sono un bel po’, da quelli economici a quelli normativi. Ma nonostante tutto, anche quest’anno Terni avrà il suo tradizionale ‘Cantamaggio’. E questo già era stato assicurato a febbraio dall’amministrazione comunale. «Quello che, però, ancora non è sicuro – spiega Omero Ferranti, presidente dell’Ente Cantamaggio, raggiunto telefonicamente da umbriaOn – è il rinnovo della convenzione; un contributo di circa 60 mila euro, come gli altri anni; da parte del Comune di Terni».

Il Cantamaggio ternano ha una tradizione che conta più di 100 anni di storia, 120 per la precisione. Una festa popolare che si svolge tra le vie del centro nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio. Secondo la consuetudine, gruppi di ‘maggiaioli’ sfilano sui loro carri allegorici a tema con canzoni d’amore per celebrare maggio e la primavera. Il tutto coronato da una premiazione finale. «Quest’anno abbiamo avuto veramente paura di non farcela – esclama Ferranti – ma l’amore per questa festa ci ha dato la forza di lottare contro tutto».

La sfilata dei carri allegorici ‘Piatto forte’ del Cantamaggio saranno, come sempre, i tradizionali carri allegorici. «Cinque quelli in concorso, creati da altrettanti gruppi maggiaioli: Giovani maggiaioli arronesi; Pallotta-Polymer-Sabbione; Lu Riacciu; associazione Orion Casali di Papigno; Aro Fiaiola. Infine, il carro ‘gastronomico’ che chiuderà la sfilata e che darà un tocco culinario alla serata». Nonostante le nuove normative nazionali «in materia di sicurezza, viabilità e pubblico spettacolo siamo riusciti, insieme all’amministrazione comunale, a mantenere la’ classica’di sfilata in centro per i nostri carri (quest’anno però, ci sarà un solo punto di partenza, invece dei due degli anni scorsi; ndr). L’appuntamento sarà, per tutti, in piazza Valnerina e, passando per piazza e corso Tacito, si raggiungerà piazza della Repubblica dove sarà allestito il palco per le premiazioni».

I fondi Il problema delle risorse economiche, però, non da pace a Omero Ferranti. «Solo la passione dei nostri ‘maggiaioli’ ha permesso di tenere viva questa tradizione. Il problema delle risorse è veramente grande e per rientrare nelle spese siamo starti costretti a ridimensionare un po’ le idee per la realizzazione dei carri allegorici. Una festa che a pieno regime costava dagli 80 ai 90 mila euro, quest’anno ne costa più o meno 40 mila e tutto questo lo stiamo facendo senza avere ancora la firma sulla convenzione da parte del Comune di Terni. Quindi come si suol dire ‘un po’ alla cieca’».

L’aiuto dei cittadini Ferranti, poi, tocca un altro nervo scoperto: «Certo – dice – possiamo contare sul sostegno di alcuni privati, ma non basta. Non basta mai. Una festa come questa purtroppo o per fortuna ha dei costi difficili da arginare. Per questo motivo, quest’anno abbiamo pensato di tornare un po’ alle origini organizzando una colletta nei negozi del centro cittadino. Chiediamo ai cittadini, che siamo sicuri sentano questa tradizione come noi, di aiutarci, di contribuire per quello che possono alla realizzazione del nostro e del loro sogno». E così hanno dato mandato a un’agenzia, «i cui incaricati, per evitare spiacevoli malintesi, saranno riconoscibili in quanto forniti della documentazione ufficiale», di fare il giro degli esercizi commerciali e chiedere di dimostrare ‘fattivamente’ la volontà di mantenere in vita la festa. La sera della sfilata, inoltre, sarà possibile effettuare delle donazioni tramite sms dal cellulare, ma di questo «ne daremo notizia in tempo reale».

La ThyssenKrupp Ast Anche perché c’è un sostegno che manca più di tutti al gruppo dei ‘maggiaioli’: «Quello delle acciaierie di Terni. L’Ast – sottolinea il presidente dell’Ente Cantamaggio – è sempre stata il motore di questa manifestazione, non solo a livello economico, ma anche organizzativo, ma non riusciamo più ad ‘agganciarla’». In Germania, si sa, a ‘penne e fojetta’, preferiscono wurstel e birra.

Niente ‘minicarri’ Crisi economica, quindi, nel ‘mondo’ del Cantamaggio ternano e, con estremo rammarico Ferranti da un triste annuncio. «Niente sfilata dei ‘minicarri’ quest’anno. Il Cantamaggio dei giovanissimi e delle scuole della città, dalla materna alla secondaria di secondo grado, siamo stati costretti a sospenderlo. Per noi è una cosa molto triste perché l’evento coinvolgeva oltre mille ragazzi di 24 scuole per altrettanti carri partecipanti. Ma purtroppo, per rientrare nelle spese, a qualcosa dobbiamo rinunciare. Ci tengo però a dire che nella serata del 30 aprile, davanti a tre carri ‘maggiori’ sfileranno tre carri ‘minori’ dedicati ai più piccoli. Un’amara consolazione».

Musica e poesie Di contorno alla sfilata del 30 aprile, ma non di meno importanza in programma ci sono molti altri eventi. Il 28 aprile al teatro Secci, una serata dedicata alle canzoni storiche del Cantamaggio nel ricordo di Aldo Romboli, un pezzo grande nella storia della manifestazione, scomparso il 5 settembre 2015. Il 2 maggio, sempre al teatro Secci, una serata dedicata alla poesia. «Molti ternani, negli anni, hanno dedicato delle poesie al Cantamaggio, un gesto d’amore, a loro modo, verso questa manifestazione. Ce ne vengono recapitate moltissime e per questo motivo abbiamo pensato di organizzare una serata dedicata. Infine, dei giorni del 6,7 e 8 maggio la festa di primavera tornerà ad abbracciare i quartieri della città».

 

 

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