Assistenza domiciliare: Umbria eccellenza nella Missione Salute del Pnrr

Lo certifica l’analisi della Fondazione Gimbe sullo stato di avanzamento dei lavori

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di Giovanni Cardarello

Secondo i dati resi pubblici il 20 aprile 2024 sul portale del Ministero della Salute, che monitora lo stato di attuazione della Missione Salute del Pnrr, le milestone e i target europei «risultano tutti raggiunti in quanto al 31 marzo 2024 non erano previste nuove scadenze e tutte quelle relative agli anni 2021-2023 erano già state raggiunte al 31 dicembre 2023».

Lo spiega la Fondazione Gimbe nell’analisi sullo status di avanzamento del Pnrr Missione Salute al primo trimestre 2024. Il monitoraggio in questione, oltre allo status di avanzamento, analizza nei dettagli la rimodulazione della Missione 6. La Missione nello specifico è quella afferente alla sanità e contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della Salute. La missione è suddivisa in due componenti; la prima sono le reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, la seconda è relativa ad innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario. Gli step intermedi, ricordiamo, non condizionano l’erogazione dei fondi del Pnrr ma richiedono comunque un attento monitoraggio perché potrebbero compromettere le correlate scadenze europee.

Scadenze che ad oggi sono state raggiunte per intero, ed erano relative agli obiettivi previsti nel 2021 e 2022. Relativamente al 2023, invece, sono stati differiti tre target: due da giugno 2023 a giugno 2024 e sono nel dettaglio la ‘Stipula di un contratto per gli strumenti di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria’ e la ‘Stipula dei contratti per la realizzazione delle centrali operative territoriali’. L’ulteriore target ‘Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)’ è stato differito da marzo 2023 a marzo 2024 è stato raggiunto alla scadenza prevista, insieme a quello previsto per marzo 2024 ‘Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (seconda parte)’.

Molto importante, in tal senso, il raggiungimento degli obiettivi relativi all’Adi, l’assistenza domiciliare integrata per le persone over 65. Obiettivo raggiunto però con dati a macchia di leopardo. Nonostante l’Italia sia arrivata complessivamente al 101% del dato, alcune regioni sono ferme. La Sardegna, ad esempio, è attestata al 77%, la Campania non va oltre il 62% mentre la Sicilia è fanalino di coda a livello continentale con solo l’1% di obiettivo raggiunto. In questo contesto spicca in positivo l’Umbria che con il suo 206% di obiettivo centrato, è seconda solo alla Provincia autonoma di Trento e sopravanza regioni di assoluto livello come Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana.

L’obiettivo relativo all’assistenza domiciliare, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 13 marzo 2023, punta ad assistere almeno il 10% della popolazione over 65 in ADI. Nel Pnrr è prevista la necessità di aumentare le persone prese in carico dai 640 mila del dicembre 2019 a 1,5 milioni nel 2026, per un incremento totale di oltre 808 mila assistiti. Rispetto ai target intermedi per raggiungere tale numero, la recente relazione dell’Agenas documenta che nel 2023 il target nazionale di 526 mila è stato superato del +1%.

Nel contesto di questi dati positivi resta però aperto il tema dell’attuazione della riforma dell’assistenza territoriale nei 21 servizi sanitari regionali, un fattore che può condizione il rispetto delle scadenze future. In particolare, il ruolo dei medici di famiglia e la grave carenza infermieri, figure chiave nella riorganizzazione dell`assistenza territoriale, oltre alle differenze regionali che non pongono tutte le Regioni sulla stessa linea di partenza per raggiungere gli obiettivi.

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