Terni, case sull’albero: «Aspettiamo artisti»

Giovedì, nel viale alberato del Caos sono state inaugurate. È tutto pronto per l’arrivo dei 5 abitanti che vi lavoreranno e dormiranno

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di A. V.

caos-terni-foresta11È arrivato il momento di tornare bambini. Se non per tutti, almeno per i 5 artisti che per dieci giorni vivranno sulle casette costruite tra gli avvolgenti rami dei tigli del Caos. Giovedì mattina le residenze d’artista del progetto ‘Foresta’ sono state inaugurate. La costruzione di questi luoghi fatati, dove sognare e far sbocciare tutta la propria creatività, è terminata la settimana scorsa e gli artisti che vi alloggeranno in occasione del ‘Terni festival 2016’ stanno arrivando da tutta Europa, ma anche dal ‘mondo’, perché una di loro viene direttamente dal Brasile. A presentarle, nel viale alberato, erano presenti Linda Di Pietro, direttore del artistico del ‘Terni Festival’, Giorgio Armilelli, assessore alla cultura, Francesca Malafoglia, vicesindaco, Leonardo Delogu, ideatore del progetto e artista che vivrà in una delle casette, e Nicola Astolfi, fondazione Carit.

‘VIVI’ LE CASETTE – FOTOGALLERY 

caos-terni-forestaArtisti e rigenerazione urbana L’idea è nata da Delogu. «Un giorno – dice Di Pietro – è venuto da me e mi ha detto: ‘guarda la forma dei rami degli alberi. Sembra una mano. Una mano che può accogliere una casa’. La conversazione è finita con una risata. Poi ci abbiamo ripensato e a quel punto è nato il progetto e per questo dobbiamo ringraziare il Comune e la fondazione Carit che sono stati i nostri compagni di viaggio». Con un gran sorriso ha poi proseguito: «Oggi inauguriamo perché la costruzione è finita, ma le case saranno veramente complete quando gli artisti saranno dentro». La parola è passata ad Armillei che ha spiegato quanto questo progetto sia importante per la relazione che si verrà a creare tra pubblico e artisti. «Il progetto si inserisce nel festival che è tutto concepito tra arte e città e sostenendo il tema della rigenerazione urbana. Questo tema non è nuovo, ma è un’etichetta che abbiamo affibbiato a tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi anni perché c’è bisogno di questa rinascita in una città come Terni che sta affrontando una transizione. Ma da questa bisogna anche uscire e qui entra in ballo la cultura. Cultura come rigenerazione. Sono fermamente convinto che la cultura sia uno strumento per rigenerare e per far rinascere quello che è in fase decadente. E questo progetto è un segnale di rilancio».

caos-terni-foresta12Smart city «Il progetto – continua l’assessore – rientra nell’idea di smart city. Infatti, per rendere smart una città non basta solo installare la fibra e dire così siamo tutti in comunicazione. Tutti quelli che riflettono sul concetto di smart city sono convinti che significhi anche capacità di sviluppare quella città e questo si fa sviluppando i talenti che ci sono. Lo sviluppo non si può ridurre alla tecnologia. Con l’installazione della fibra si credeva che ci sarebbe stata la morte delle grandi distanze, invece non è stato così. Le città rimangono luoghi cruciali per l’aggregazione collettiva».

IL PROGETTO DEL NIDO DEL COLLETTIVO PICANO – POGGIANI – VIDEO SULL’ALBERO

caos-terni-foresta5Progetto complesso «È  complesso. Questo è un progetto veramente complesso» dice Delogu che non sta nella pelle.«E siamo contenti che sia così perché un problema dei nostri tempi è l’estrema semplificazione che porta a perdere il vero significato delle cose, non ci fa andare a fondo, in profondità». Oltre alle casette nel progetto rientrano tutti gli arredamenti, come le 100 sedie realizzate in legno, che si trovano nell’edificio rosso al lato del viale, dove sono stati allestiti anche dei letti, nel caso di temporali violenti. Inoltre Delogu, insieme a Giovanni Marocco ha ripensato a tutto l’allestimento sotto le casette. Inoltre questo spazio è stato pensato come dimensione pubblica e privata perché ci sono i letti e le scrivanie a cui possono lavorare gli artisti, ma è anche un luogo a cui può accedere il pubblico e vedere quello che sta nelle menti dei ‘creatori’ che mano a mano esporranno i loro disegni. La terra per ora è stata smossa, ma si farà in modo che sembrerà di stare in un vero e proprio bosco. Per la sera ci saranno delle luci che creeranno un effetto ‘vedo, non vedo’ delle casette, effetto che sarà ulteriormente rafforzato dalla nebbia che abita la foresta. Rientra nel progetto anche il palazzo di fronte alla struttura rossa pubblico – privata. «Abbiamo chiesto agli abitanti – dice Delogu – di caos-terni-foresta-ottaviapoter entrare in casa loro per installare una luce rossa e una luce verde. Ogni giorno gli artisti faranno loro una domanda di qualsiasi genere e il cittadino potrà rispondere si o no accendendo rispettivamente la verde o la rossa». A completare il progetto tre camminate pubbliche per far conoscere agli artisti lo spazio della città.«Inoltre – continua il creativo – il festival fa da tramite ai desideri che gli abitanti degli alberi esprimeranno. È un progetto che rilancia il tempo dello stare, dell’abitare e dell’osservare. Il tempo è fondamentale, ma fondamentale è anche il tempo improduttivo che permette, unito allo sguardo ‘straniero’, di notare cose che a noi sfuggono». Ma non finisce qui. Infatti la conclusione ci sarà l’anno prossimo quando gli artisti torneranno a Terni per realizzare ciò che hanno ideato tra i rami dei tigli. Il tema deve essere la città.

caos-terni-foresta10Cambiamento di postura «Anche se inauguriamo solo oggi le casette – conclude Delogu – sono già molto soddisfatto. Infatti, nella gente già si nota il cambiamento di postura. Le persone che passano non si guardano le scarpe, non guardano l’asfalto, ma guardano in alto, oltre la linea della materialità». A concludere l’incontro le parole del vicesindaco che ha spiegato come questo progetto sia stato possibile proprio con un cambio di postura, ma in un altro senso. «Non abbiamo urlato che serviva un cambiamento di prospettiva, lo abbiamo fatto. Per realizzare il progetto serviva collaborazione e lo caos-terni-foresta8abbiamo fatto perché ha appassionato tutti. Per questo Comune, Carit e Indisciplinarte hanno creato una strategia comune che ha permesso di realizzare il tutto». Dopo la presentazione è arrivato il momento più atteso. Finalmente le casette sono state aperte e i presenti sono potuti salire. ‘Traballante’ sulle scalette è salito anche l’assessore Armillei che, adagiatosi sul cuscinone riempito di polistirolo della casa-nido fatta interamente di corda, ha fatto una chiacchierata con Valeria Poggiani, una della delle costruttrici.

Gli eventi di venerdì Inaugurate le casette il ‘Terni festival’ può avere inizio. Venerdì quattro appuntamenti. Alex Cecchetti con ‘Taman Shud’. Siamo nel 1948 a Somerton Beach. Un uomo è stato trovato morto, la sua identità sconosciuta. Senza essere una ricostruzione dell’evento dal quale prende ispirazione, Tamam Shud vuole essere la biografia di un’ intera generazione. Una generazione nata sotto le promesse di diverse utopie di rinnovamento sociale e che ora è presa in ostaggio e sfruttata dal marketing e dall’informazione. Lo spettacolo si ripeterà anche sabato e domenica a Palazzo Primavera alle 17. Secondo evento è il film ‘Opera’. Trenta metri di tela dipinta a olio da Pierluca Cetera si sostituisce alla pellicola filmica convenzionale. Le 12 scene che scorrono propongono il tema dell’apocalisse, nell’accezione etimologica del verbo: rivelare, togliere un velo. Sarà proiettato alle 19 e alle 22,30 nella sala Carroponte. Contemporaneamente, nella stessa sala, dalle 19 alle 24 sarà possibile vedere l’installazione di Salvio Lombardo. ‘B-Side’ è un trittico di documenti visivi e sonori che ripercorre parte di un processo di archiviazione di gesti non straordinari di passanti occasionali nello spazio pubblico. Il percorso è concepito in parallelo alla performance Casual Bystanders, dello stesso artista. Ingresso gratuito per il documentario ‘Todi is A small Town…’ di Livia Farracchiati. Una soggettiva su Todi con il punto di vista dello ‘straniero’. Indagando la moltitudine della città, il regista viene colpito da quattro individualità a lui affini. Infine, Blanket fort & Lili Refrain, live nel piazzale del Caos alle 23.

 

 

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