Terni, Cavallo di Troia: tutti ai domiciliari

Il gip Santoloci ha deciso in merito alle persone finite in carcere nell’ambito dell’indagine antidroga della squadra Mobile

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Il gip del tribunale di Terni, Maurizio Santoloci, ha applicato la custodia cautelare ai domiciliari a tutte le persone finite in carcere nell’ambito dell’indagine ‘Cavallo di Troia’ con cui la sezione antidroga della squadra Mobile di Terni ha portato alla luce una fiorente attività di spaccio di droga in città.

La decisione In totale erano stati nove gli arresti disposti dall’autorità giudiziaria – sei in carcere e tre ai domiciliari – a seguito della complessa indagine che aveva riguardato anche un agente di polizia, padre di uno degli arrestati, indagato per favoreggiamento personale. La decisione fa seguito agli interrogatori di garanzia che si sono tenuti nei giorni scorsi, fra giovedì e venerdì. Il gip Santoloci ha confermato in toto l’impianto dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei giorni scorsi, rimodulando le custodie cautelari sulla base delle esigenze investigative, in questa fase meno vincolanti.

Il legale L’avvocato Massimo Proietti, difensore di tre degli arrestati, non è comunque soddisfatto: «Siamo di fronte ad un’attenuazione delle misure che non rispecchia ciò che ci attendevamo – afferma -. Andremo sicuramente al Riesame per ottenere l’annullamento dell’ordinanza e quindi la completa remissione in libertà».

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