Terni, Giorgio Armillei lascia il Comune

L’ex assessore alla cultura, tornato ‘semplice’ funzionario a palazzo Spada, vuole andare a lavorare altrove e succederà presto

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di M.T.

La ‘procedura’ – è bene chiarirlo subito – è iniziata ben prima che palazzo Spada fosse circondato dalle forze dell’ordine per lo spettacolare blitz di giovedì scorso, che ha scoperchiato il pentolone della maxi inchiesta in corso da parte di Polizia e Guardia di Finanza, ma l’ex assessore Giorgio Armillei sta per lasciare, dopo lo scranno in giunta, anche il lavoro in Comune.

IL SINDACO DI GIROLAMO E L’ANNUNCIO DEL ‘TAGLIO’ DEGLI ASSESSORI – IL VIDEO

terni-giunta-comunale2Il ‘distacco’ Subito dopo essere stato invitato, il 2 ottobre scorso, a farsi da parte (insieme a Francesco Andreani, Carla Riccardi e Daniela Tedeschi), da parte dal sindaco Di Girolamo, Armillei – che è tornato ad essere un funzionario comunale – ha infatti chiesto di essere ‘distaccato’, con un incarico temporaneo, presso qualche altro ente e la procedura sta marciando.

Le dimissioni Le sue deleghe erano state assegnate a Cristhia Falchetti Ballerani, che però qualche giorno dopo aveva rassegnato le dimissioni, scegliendo di tornare a fare l’avvocato a tempo pieno.

LE ACCUSE DI BALLERANI: PROGRAMMA TRADITO – IL VIDEO

Le ipotesi In un primo momento si era ipotizzato che Giorgio Armillei – al suo posto ora c’è Tiziana de Angelis, chiamata in giunta il 18 ottobre – potesse passare in Regione, ma negli ultimi giorni hanno preso quota altre possibili destinazioni, tra Comuni, società partecipate e non solo.

TIZIANA DE ANGELIS IL GIORNO DELLA NOMINA – IL VIDEO

Giorgio Armillei

Giorgio Armillei

No comment Dell’argomento personale, Armillei preferisce non parlare: «Non credo, sinceramente – dice ad umbriaOn – che a qualcuno interessi in maniera particolare, soprattutto in questi giorni, conoscere quale potrebbe essere il mio futuro lavorativo, visto soprattutto che qualsiasi esso sia non avrebbe alcuna ripercussione sulla vita pubblica», ma nei giorni scorsi ha voluto esprimere, attraverso i social – come spesso aveva fatto da assessore, provocando più di un mal di pancia – la sua opinione sulla ‘bufera’ che si è scatenata su palazzo Spada.

Il parere «Ancora una volta viene in discussione l’equilibrio tra i poteri pubblici e l’effettività delle garanzie dei cittadini. Due principi sui quali si fondano le istituzioni liberali nate per tutelare in primo luogo i diritti individuali della persona. Il primo – ha scritto Armillei su Facebook – impone che nessun potere abbia troppo potere. Non ci sono poteri naturalmente corrotti e poteri naturalmente incorrotti: ci sono invece rimedi moderati e controllati contro il possibile abuso dei poteri, di tutti i poteri. Il secondo principio impone che l’onere che si impone ai cittadini oggetto di attività investigativa sia ragionevole e proporzionato, sotto ogni punto di vista. Il contesto ambientale di questa città sembra disporre in modo difettoso di questi due principi: sia quello dell’equilibrio, sia quello della ragionevolezza e proporzionalità».

Il futuro Questa presa di posizione, decisamente ‘politica’, ha fatto tornare in mente una frase scritta nei giorni dell’allontanamento dalla giunta, a proposito di quelle che aveva definito le «cerchie resistenti al cambiamento che sopravvivono semplicemente perché non riusciamo a sconfiggerle. Questa sfida, raccolta due anni fa, è ancora davanti a noi» e che aveva lasciato ipotizzare la volontà di un impegno nuovo e diverso. Il ‘distacco’ dal Comune potrebbe essere solo il primo passo.

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