Terni, ‘guida sicura’: studenti protagonisti

Successo per l’iniziativa ‘Sulla buona strada’ promossa dal Ministero dei trasporti e della Motorizzazione civile

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In campo anche la Polizia stradale

In campo anche la Polizia stradale

L’iniziativa si chiama ‘Sulla buona strada’ e la Motorizzazione civile di Terni l’ha subito raccolta, aprendo le porte della propria sede agli studenti per diffondere la ‘cultura della sicurezza’ attraverso tutta una serie di attività che hanno coinvolto, sin qui, i ragazzi del liceo scientifico Galilei e dell’istituto Casagrande-Cesi.

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L’esperienza Negli ultimi due weekend i giovani delle seconde classi hanno potuto visitare la struttura e, soprattutto, partecipare direttamente ad alcune prove: la simulazione dell’esame per il conseguimento della patente, prove pratiche alla guida di ciclomotori e motocicli e anche l’alcol test, grazie alla collaborazione offerta dal personale della polizia stradale di Terni e della dirigente Katia Grenga.

Motorizzazione civile Terni e scuole, sicurezza stradale - 31 ottobre 2015 (4)PARLA IL DIRETTORE, MAURIZIO TARCHI (VIDEO)

Full immersion Già dal loro arrivo, i ragazzi hanno potuto assistere in ‘diretta’ alla revisione del pullman su cui erano a bordo, eseguita dal centro mobile della Motorizzazione civile. Dal primo contatto si è passati poi alla prova d’esame simulata – con tanto di risultati e collegamento in diretta con il ministero – fino a lezioni di ‘guida sicura’ in cui non è stato tralasciato il tema dei rischi connessi al consumo di alcol e droga.

I ragazzi al 'test' per la patente

I ragazzi al ‘test’ per la patente

Formazione Ad accompagnare gli studenti nel loro percorso, il direttore della Motorizzazione civile di Terni, Maurizio Tarchi, e Marco Guardabassi del ministero delle infrastrutture e trasporti, dirigente della motorizzazione civile di Perugia. L’iniziativa ‘Sulla buona strada’ – fortemente voluta dal ministero – è stata arricchita dalla consegna di gadget a studenti e insegnanti.

Il significato Per tutti – funzionari, docenti e ragazzi – è stata «un’esperienza formativa straordinaria. Soprattutto in una fase in cui molti dei ragazzi coinvolti stanno per conseguire il patentino per condurre il ciclomotore. Puntare sulla cultura della sicurezza – hanno spiegato i promotori – è doveroso e fondamentale per far comprendere i comportamenti corretti e quelli che, invece, mettono a rischio sé stessi e gli altri».

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