Terni, ‘Notte sicura’: un tetto a chi non lo ha

Il vice sindaco, Francesca Malafoglia: «Il progetto quest’anno inizia a metà dicembre, per dare una risposta più ampia»

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Si chiama ‘Notte sicura’ e quest’anno il progetto destinato alle persone senza fissa dimora avrà inizio un mese prima, a metà dicembre.

L’iniziativa Con ‘Notte sicura’, spiega il Comune di Terni, «ci si propone di integrare l’offerta dei posti letto, già esistenti e messi a disposizione dalle associazioni di volontariato cittadine, per le persone senza fissa dimora in questo periodo dell’anno, nel quale le condizioni climatiche rendono difficili le condizioni di vita. L’obiettivo è di offrire una accoglienza notturna dalle 20 alle 9, tutti i giorni, a partire da questo mese sino alla fine di febbraio 2016».

Il servizio L’accoglienza notturna, in un appartamento messo a disposizione dall’mministrazione comunale, prevede il posto letto, il cambio quotidiano delle lenzuola, il servizio doccia ed una prima colazione. E’ prevista sempre la presenza di un operatore sociale che gestisce il punto notte e risponde ad una linea telefonica, alla quale si possono segnalare le situazioni di bisogno che vengono riscontate dalle unità di strada messe in campo dalle associazioni che compongono la rete del progetto. La gestione è della associazione Arci Ora d’aria Terni in collaborazione con Croce Rossa Italiana, la Caritas, la San Vincenzo; associazioni da tempo impegnate, durante tutto l’arco dell’anno, nel sostegno, l’accompagnamento e l’accoglienza alle persone senza fissa dimora.

I farmaci «Quest’ anno – dice il vicesindaco con delega al welfare, Francesca Malafoglia – l’assistenza ai senza tetto inizia prima per dare una risposta più ampia. E’ in funzione anche la collaborazione con l’Afm e la Croce Rossa per garantire ai senza fissa dimora la distribuzione gratuita di farmaci per i loro fabbisogni individuali. In virtù di questo accordo per tutta la durata del progetto l’Azienda farmaceutica municipalizzata donerà alla Croce Rossa uno stock di medicinali che poi quest’ultima provvederà a distribuire ai senza fissa dimora».

Il disagio Ogni anno, spiega Malafoglia, «il progetto offre assistenza a setto o otto senza tetto, la stragrande maggioranza italiani, e si tratta una risposta importante non solo per ovviare al dormire in strada, situazione durissima e pericolosa nel periodo invernale, ma anche per prendere contatto con chi vive in questa condizione, dovuta molto spesso anche a gravi problemi di disagio personale. Proprio per questo stiamo lavorando con le associazioni, partendo dall’esperienza dell’emergenza freddo, per mettere a punto un piano complessivo contro le marginalità estreme, un piano che avrà la sua azione per tutto il 2016».

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