Terni, San Francesco: nuova ‘vita’ alla piazza

Lavori di restauro per «togliere ogni possibilità di sosta vietata e aumentare gli spazi di socializzazione e incontro»

Condividi questo articolo su

Il lavoro è finito – il Comune parla di «un ampio intervento di restauro e valorizzazione» – e Piazza San Francesco a Terni «torna pienamente funzionale». Mercoledì pomeriggio il taglio del nastro con il sindaco Leopoldo Di Girolamo, l’assessore Stefano Bucari e la benedizione del parroco della chiesa di San Francesco, don Guido Tessa. Durante la cerimonia d’inaugurazione della piazza la performance teatrale ‘Il sogno di Francesco’ di Stefano de Majo e il coro polifonico San Francesco d’Assisi di Terni diretto da Maria Cristina Luchetti, con le fotografie di Marco Palazzo presidente nazionale di ‘Scattando Italia’.

piazza-san-francesco-terni7L’obiettivo L’intervento, che «toglie ogni possibilità di sosta vietata e aumenta gli spazi di socializzazione e incontro è stato motivato «dalla volontà di dotare la città di una piazza storica ristrutturata secondo le linee concordate con la Soprintendenza belle arti e paesaggio dell’Umbria per quanto attiene al ripristino del sagrato della chiesa. Con l’installazione di dissuasori, panchine e fioriere, realizzati in travertino e acciaio Corten, in continuità con l’arredo già esistente in via Fratti». Ma anche per garantire «una minore spesa per le future manutenzioni oltre ad una maggiore resistenza agli urti e agli atti vandalici grazie alla presenza di elementi che impediranno alle auto di invadere la piazza e gli spazi a ridosso delle scuole presenti, restituendo ai pedoni ampie zone dove poter passeggiare in tranquillità».

piazza-san-francesco-terni6Nuova pavimentazione È stata quindi realizzata «una nuova pavimentazione e opere accessorie per la messa in sicurezza degli spazi e la loro piena fruizione, per un costo complessivo di 270 mila euro. La superficie complessiva dell’intervento è di circa 1700 metri quadrati, oltre circa 480 metri quadrati che interessano la viabilità asfaltata di via Don Bosco. Infatti, l’incremento del traffico, soprattutto nella parte centrale che collega via Nobili con via Don Bosco, ha reso necessario il risanamento della pavimentazione ormai inadeguata e la delimitazione di un’area pedonale spesso invasa da veicoli in sosta selvaggia».

piazza-san-francesco-terni5Gli interventi Questa la sintesi delle opere realizzate: rimozione del selciato esistente con recupero previa selezione e pulizia; realizzazione e integrazione del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche tramite la posa di canalizzazioni e corpi ricettori in elementi prefabbricati e caditoia in ghisa; verifica dello stato del sottofondo ed eventuali opere di bonifica e ripristino funzionale; realizzazione di soletta in calcestruzzo armato dello spessore di 15 centimetri dotato di opportune pendenze e giunti di dilatazione in polistirene e giunti isolatori in materiale sintetico e/o bituminoso; posa in opera delle fasce di pietra arenaria a raso con la pavimentazione circostante; posa dei pannelli in gomma antivibrante; posa in opera di selciato con elementi in basalto recuperati direttamente dalla demolizione della pavimentazione attuale e di quelli appositamente forniti; per via Don Bosco si procederà a fresatura della pavimentazione esistente, alla posa di guaina bituminoso fibro rinforzata con effetto anti-pumping sulla corsia destra direzione piazza Dalmazia e alla realizzazione di una nuova pavimentazione di in conglomerato bituminoso.

piazza-san-francesco-de-majo-terniLa socialità «La strategia progettuale messa in campo ha prodotto un intervento di restauro e riqualificazione in perfetta armonia con le e attuali esigenze urbane, al fine di regolare l’utilizzo degli spazi stradali da parte degli utenti della strada – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari – anche in questo caso come per altre operazioni intraprese dall’amministrazione, non è stata seguita solo una logica conservativa, ma anche funzionale e di fruizione. I materiali impiegati nella riqualificazione sono stati scelti sulla base del loro richiamo alla cultura del luogo al fine di non stravolgerne l’identità, con un linguaggio architettonico semplice e neutro, legato al contesto impiegando materiali di recupero e tecniche costruttive tipiche del luogo, nel rispetto delle regole generali di sostenibilità». Allo stesso tempo, aggiunge, «è stata ridefinita in termini spaziali la direttrice via Nobili – via Don Giovanni Bosco e la relativa sostituzione della pavimentazione sconnessa ha consentito di ridurre inquinamento acustico e vibrazioni. Altra scelta incisiva, anche dal punto di vista della socialità, riguarda la trasformazione degli spazi direttamente antistanti alla chiesa e al sagrato in area esclusivamente pedonale, oltre a soluzioni d’arredo urbano quali panchine e sedute. Attualmente sono al vaglio dei tecnici anche sistemi per delimitare fisicamente gli spazi, creare una zona di rispetto ed evitare l’uso improprio di quei luoghi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli