Terni, schianto fatale per un paracadutista

Un 41enne romano, Massimiliano Piraccini, ha perso la vita nella mattinata di domenica

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di Fabio Toni

Aveva 41 anni, ed era un paracadutista esperto, l’uomo – Massimiliano Piraccini, originario di Roma – che ha perso la vita domenica mattina schiantandosi al suolo nella periferia di Terni.

IL LUOGO DELLA TRAGEDIA: LE FOTO

Il luogo dello schianto

Il luogo dello schianto

La tragedia Massimiliano Piraccini era uno dei tanti sportivi che utilizzano l’aviosuperficie ‘Alvaro Leonardi’ di Terni come base di decollo, attraverso le attività condotte dall’associazione The Zoo. Alla base della tragedia ci sarebbe un problema riscontrato durante il lancio con il paracadute principale che non si sarebbe aperto o, quanto meno, non lo avrebbe fatto in maniera efficace. Una situazione che non si sarebbe risolta con l’apertura, forse tardiva, del secondo paracadute, quello di emergenza.

La zona Il paracadutista è precipitato in una zona – tra Vallemicero e Valleantica – che dista circa un chilometro in linea d’aria dall’aviosuperficie dalla quale, intorno alle 10 di domenica mattina, era decollato l’areo che lo aveva portato in quota per il lancio.

La dinamica Chi ha assistito alla tragedia ha raccontato che l’uomo avrebbe regolarmente aperto il paracadute – le procedure prevedono che ciò avvenga a 1200 metri dal suolo e Massimiliano Piraccini viene descritto come un paracadutista esperto con alle spalle centinaia di lanci – ma che, forse proprio a causa del vento che avrebbe causato lo spostamento rispetto alla normale zona di atterraggio, avrebbe subìto quello che in gergo si definisce un ‘avvitamento’, non distendendosi nel modo previsto.

Le tragiche procedure hanno inizio

Le tragiche procedure hanno inizio

Tentativo disperato Dopo aver tentato, inutilmente, di porre rimedio all’inconveniente, l’uomo ha aperto il paracadute di emergenza, ma era ormai troppo tardi e l’impatto con il suolo è stato tremendo.

«Morto sul colpo» Massimiliano Piraccini è morto sul colpo. A dirlo sono i sanitari del 118 accorsi sul posto: «Nessuna attività di soccorso è stata possibile da parte degli operatori sanitari – spiegano dal 118 regionale -. Dopo aver ricevuto l’allarme alle 10.46 di mattina, l’infermiere professionale Alessandro Rossi ha subito disposto l’invio sul posto di un’autoambulanza e di un’auto medica ma, purtroppo, non c’è stato nulla da fare». Dell’equipaggio dei soccorsi facevano parte anche operatori sanitari che cinque anni fa a Terni, era il 28 giugno del 2010, tentarono di salvare la vita all’attore Pietro Taricone, dopo un altro lancio finito male. Attraverso l’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia, gli operatori sanitari intervenuti riferiscono che «le condizioni del tempo non erano sfavorevoli e che le cause della tragedia sono riconducibili ad altre ipotesi ora al vaglio degli inquirenti».

Il recupero del corpo

Il recupero del corpo

L’inchiesta Sul luogo dell’incidente si è subito portato il sostituto procuratore Camilla Coraggio, accompagnata dagli agenti della polizia ternana, alla quale spetterà cercare di fare luce sulle cause della tragedia.

La telecamera Sul casco, Massimiliano Piraccini aveva la telecamera che si utilizza di solito per riprendere i ‘tandem’ – i lanci in coppia – le cui immagini vengono utilizzate come ricordo dell’esperienza. Questa volta potrebbero però servire anche all’indagine, visto che – da quanto si apprende – la telecamera era accesa e potrebbe aver filmato alcuni dettagli decisivi per ricostruire cosa sia esattamente accaduto durante l’ultimo volo del ragazzo. Tutto il materiale è stato acquisito dalla polizia di Terni – presente sul luogo dell’incidente il dirigente dell’Upgsp Giuseppe Taschetti – e messo a disposizione della Procura della Repubblica.

The Zoo Massimiliano Piraccini era socio del team The Zoo che gestisce le attività sportive legate al paracadutismo presso l’aviosuperficie ‘Leonardi’ di Terni. Dall’associazione preferiscono non commentare l’accaduto, «anche perché c’è un’indagine aperta dalla magistratura e spetterà a loro fare chiarezza sulle cause. Possiamo solo dire – aggiungono – che Massimiliano era molto esperto e che questa cosa ci ha colpiti profondamente».

L’ATC «Era un paracadutista espertissimo e aveva mille lanci in carriera. Basti pensare che proprio a lui venivano affidate le riprese video in occasione dei lanci». Il presidente dell’ATC Sandro Corradi, società pubblica che gestisce l’aviosuperficie di Terni, spiega che «i primi problemi, da quello che ci è stato riferito, il ragazzo li avrebbe avuti immediatamente dopo il lancio. Altrimenti non sarebbe caduto così lontano dalla punto previsto di atterraggio. Il vento, sei nodi o poco più, non basta a spiegare ciò che è accaduto». Tutto sarebbe quindi partito dalle difficoltà nel gestire il paracadute principale: «L’unico dubbio che non scioglierà nessuno – dice Corradi – è perché abbia aperto così tardi il paracadute di emergenza».

La struttura Dal presidente di ATC giunge una difesa convinta dell’impianto e del suo funzionamento: «L’aviosuperficie di Terni è rinomata in tutta Italia per la sua qualità. Basti pensare che d’estate avvengono fra i 400 e i 500 lanci a settimana. Un numero altissimo, se moltiplicato per i giorni in cui le attività sono aperte. Abbiamo proposto di chiudere la struttura oggi in segno di rispetto, ma dalla scuola The Zoo hanno preferito di no: per ragioni psicologiche e perché il ragazzo che ha perso la vita, conosciuto e apprezzato da tutti, ci è stato detto che avrebbe voluto così».

Gli amici Appresa la tragedia, il profilo Facebook del ragazzo è subito diventato il luogo virtuale dove tutti gli amici – tantissimi – si stanno ritrovando per rendergli omaggio. Ognuno ha un pensiero, una frase, un ricordo per ‘Miskio’ – questo il soprannome – di Massimiliano Piraccini – in un clima di forte commozione. «Hai imparato a volare quando non avevi le ali. Ora potrai farlo in eterno senza stancarti mai. Ciao Max»: è uno dei tanti messaggi lasciati dagli amici, increduli che tutto ciò possa essere accaduto ad uno esperto e navigato come lui.

Il ricordo di Pietro Taricone Quella avvenuta domenica mattina non è la prima tragedia indirettamente legata all’aviosuperficie ternana: il 28 giugno del 2010 si schiantò al suolo l’attore Pietro Taricone, frequentatore dell’impianto, che morì la notte successiva in ospedale a causa dei gravissimi traumi riportati.

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