Terremoto, si riaffaccia la bufala sui rimborsi

Anche a Norcia la paura e la stanchezza fanno riaffiorare la diceria immotivata sui fondi: nessun collegamento con l’intensità del sisma

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La paura, la stanchezza – fisica e nervosa – e la tensione, soprattutto dopo la terribile scossa delle 7,41 di domenica e l’incessante susseguirsi di centinaia di nuovi fenomeni anche molto violenti, ha riacceso le polemiche, anche tra i cittadini di Norcia, sul metodo di valutazione della forza del terremoto.

terremoto1Le voci Molti sostengono che la scossa sia stata più forte dei 6.5 gradi della scala Richter ufficialmente stimati. E anche la massima quantificazione di 7.1 gradi circolata nell’immediatezza del primo evento viene ritenuta da molti al di sotto della reale portata del terremoto: «E’ stata enorme – afferma Omero Rossi – secondo me è stata di almeno 8 gradi, i danni che ha provocato non si sarebbero verificati se fosse stata di 6,5». Argomentazioni ampiamente condivise e tra molti ha fatto breccia l’ipotesi di un ‘complotto’ ordito per contenere il rimborso dei danni.

terremoto4Teoria non vera Fin da agosto scorso ha ripreso a circolare – sui social – la convinzione, che è una vera e propria ‘bufala’ secondo la quale il governo imporrebbe a Ingv di abbassare la magnitudo per evitare il rimborso dei danni da parte dello Stato, ma in realtà non esiste né la soglia, né un limite all’intervento statale. L’articolo che prevedeva l’esclusione dell’intervento dello Stato era nel testo del decreto 59 del 2012 di riforma della Protezione civile, ma non è mai diventato legge.

I rimborsi La bufala, peraltro, vorrebbe che l’entità dei rimborsi sia correlata al valore della magnitudo del sisma. I rimborsi, in realtà, vengono calcolati sui danni effettivamente stimati.

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