28enne muore in casa, c’era della droga

Terni: il corpo del giovane, di nazionalità nigeriana, è stato trovato nell’abitazione dove viveva, in via Americo Patrizi

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Il corpo senza vita di un 28enne di nazionalità nigeriana – B.U. le sue iniziali, in Italia con lo status di ‘richiedente asilo’ – è stato trovato, nel pomeriggio di mercoledì, all’interno di un’abitazione in via Americo Patrizi, nel quartiere San Valentino a Terni.

L’allarme A lanciare l’allarme è stato un vicino di casa del giovane che non lo vedeva da almeno tre giorni. Preoccupato, ha chiamato le forze dell’ordine ma all’arrivo dei sanitari del 118, il 28enne era ormai senza vita. Il decesso – stando ai primi riscontri medico legali – risalirebbe infatti a qualche giorno prima il ritrovamento.

Le indagini Sulla scena si sono portati gli agenti della squadra Volante e della polizia Scientifica per i rilievi del caso. Da una prima ricostruzione sembra che il giovane sia caduto dopo essere salito sopra ad un mobile della stanza, battendo violentemente il volto. Dagli accertamenti è infatti emerso un trauma facciale causato dall’impatto. Si tende per il momento ad escludere una morte violenta o una colluttazione. Nessuna pista può dirsi comunque esclusa a priori e a far luce sarà l’indagine condotta dal sostituto procuratore Elisabetta Massini.

La droga A rendere più complicata la lettura del caso, però, è stato il ritrovamento di alcune dosi di droga – presumibilmente eroina – all’interno dell’abitazione dove il giovane sembra vivesse da solo, ma il cui contratto di affitto – sottoscritto con il proprietario ternano – risulta intestato a due persone fra cui il 28enne deceduto. Due bustine con all’interno dello stupefacente sarebbero state infatti recuperate dalla polizia nella stanza dove il ragazzo è stato trovato senza vita: una sigillata e l’altra aperta e il cui contenuto era stato utilizzato per preparare una siringa.

Le domande Il giovane, però, non si sarebbe iniettato alcuna dose. Forse stava per farlo – la siringa è stata trovata sotto il suo corpo – ma questo rappresenta solo uno dei tanti aspetti da chiarire e in queste ore gli inquirenti stanno ricostruendo la sua rete di contatti in città. Ci si chiede se il 28enne – formalmente residente a Ferentillo – fosse da solo in casa, se la caduta sia davvero accidentale o possa essere stata causata da qualcosa o qualcuno. Aspetti su cui si potrà dire qualcosa di più preciso dopo l’ispezione cadaverica e quindi l’autopsia che dovrebbero essere eseguite fra giovedì e venerdì. Gli stessi accertamenti tossicologici – al pari di quelli esperiti dalla polizia scientifica – contribuiranno a chiarire un caso che, al momento, si configura come un ‘giallo’.

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