È ‘N’andru munnu’ dei Giovani arronesi (progettato da Daniele Aiani) ad aver trionfato nella 123° edizione del Cantamaggio e a prendersi il ‘Panno del maggio’ ideato da Giampiero Strinati. La cerimonia di premiazione si è svolta in largo Frankl dopo la sfilata – non poche le difficoltà iniziali per la pioggia caduta in avvio di serata – di martedì sera.
SFILATA IN CENTRO DOPO BREVE NUBIFRAGIO
Premio ‘Augusto Mori’, giuria critica e tecnica
Il maggiaiolo dell’anno è Walter Casarin. Il carro 1° classificato per la giuria critica è ‘Quilli che… ancora ce credono’ del team Polymer-Pallotta-Sabbione (Giuseppina Chiavolini), mentre al 2° posto si è piazzato ‘Meravigliosa e fantastica natura’ di Orion-Casali (progettato da Sandra Bianconi); per quel che concerne la giuria tecnica 1° piazza per ‘Primavera sovrana’ de Lu Riacciu (Giampiero Strinati), 2° ‘L’albero della vita’ del gruppo maggiaiolo San Giovanni (progettazione di Matteo Proietti e Graziano Martinelli) e 3° ‘Serenata a primavera’ di Arci Fiaiola – Europa 98 (Alessio Francesconi). Per Mattia Conti – cantante più giovane della 123° edizione, carro di Arrone – il premio speciale.
LA FOTOGALLERY DI ALBERTO MIRIMAO
«Sfilata magra, ma bene l’esposizione dei carri»
Il premio principale è stato assegnato in base alla somma delle valutazioni delle due giurie, la tecnica e la critica. Sul palco anche il presidente dell’ente Cantamaggio, Omero Ferranti: «Una sfilata magra, decisamente magra martedì sera. Ma a ciò si sta contrapponendo un relativo successo per l’esposizione dei carri: ho visto mercoledì mattina un susseguirsi di persone che guardano. Ciò mi fa dire che tutto è andato a buon fine». Per il vicesindaco Andrea Giuli «tutto è bene ciò che finisce bene. Il Cantamaggio è vivo e lotta insieme nonostante le difficoltà: per quanto ci riguarda è stata un po’ un’edizione di sperimentazione con tante iniziative intorno. Vedremo l’anno prossimo che piega prenderà: non è solo questione di creatività e fantasia, ma spesso è roba di quattrini e quelli ci mancano. E non possiamo controllare la furia degli eventi meteo. Ringrazio volontarie e volontari che non si sono dati per vinti, è uno degli insegnamenti più importanti». In rappresentanza della Regione il vicepresidente Fabio Paparelli: «Sono contento di essere qui e aver dato un contributo alla stabilizzazione di questo evento, queste tradizioni devono essere traghettate nel futuro nel migliore dei modi».