Acciaio, Marcegaglia ‘liquida’ l’Ilva

La conferma nel corso di un’iniziativa di Siderweb. Nei giorni scorsi c’era stata la visita alla ThyssenKrupp Ast di Terni

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L’Ilva è uscita dai radar di Marcegaglia. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’omonimo gruppo siderurgico, Antonio Marcegaglia, durante il convegno ‘Bilanci d’Acciaio’, organizzato da Siderweb a Brescia.

Il racconto «Avevamo presentato un’offerta in cordata con ArcelorMittal per rilevare l’impianto – ha detto Marcegaglia (una delegegazione è stata, nei giorni scorsi, in visita alla ThyssenKrupp Ast di Terni, ndr) – ma il governo ha scelto una strada diversa. Oggi, dopo due anni di gestione commissariale, si può dire che Ilva sia fuori dai nostri radar. Anche perché in questo momento sta vivendo una situazione manageriale e finanziaria complicata e abbisogna di fortissimi investimenti molto ingenti per tornare a livelli produttivi elevati». Per il futuro dell’impianto tarantino sono possibili soluzioni italiane? «Tra i siderurgici credo non ci sia nessuno in grado di acquisire l’ILVA con le sole proprie forze, non escludo però che ci possano essere cordate».

Fusioni dificili Un altro elemento di confronto della tavola rotonda è stato la nuova proposta del governo per gli ammortamenti “accelerati” al 140%. Una proposta che però non dovrebbe smuovere gli investimenti in siderurgia, settore nel quale «c’è già una capacità produttiva più elevata rispetto alla domanda – ha spiegato Alessandro Trivillin, amministratore delegato di ABS – quindi non credo che questa proposta possa generare nuovi investimenti in impianti. Si andrà più nella direzione di migliorare l’efficienza, non di creare nuova capacità produttiva». Dello stesso parere anche Roberto Bersi, amministratore unico di BICOMET, che ha anche liquidato il tema annoso delle fusioni e acquisizioni nella siderurgia italiana spiegando che «il settore non sembra ancora sufficientemente maturo per giungere ad una razionalizzazione volontaria in tempi brevi».

Ottimismo Dal punto di vista finanziario ed economico, Ernesto De Martinis, amministratore delegato di Coface Italia, ha gettato una luce positiva sul settore, spiegando che «per il secondo anno consecutivo c’è una situazione di netto miglioramento per ciò che concerne il comparto nazionale dell’acciaio, con una netta riduzione sia del numero dei mancati pagamenti sia della severità degli stessi. Nei primi mesi del 2015 c’è una diminuzione del 15% degli insoluti, con un leggero peggioramento dell’entità dovuto soprattutto alla situazione dell’Ilva. Anche il profilo dei rischi dei settori clienti della siderurgia è migliorato». Infine Maurizio Faroni, direttore generale di Banco Popolare, ha sottolineato l’importante ruolo delle banche durante la crisi degli ultimi anni, che sono divenute nei fatti «il maggior ammortizzatore sociale del Paese».

I premi Durante la giornata di lavori sono anche satati consegnati i premi alle aziende della filiera siderurgica che hanno mostrato le migliori performance in termini di crescita, redditività e scelte di finanziamento. Questo l’obiettivo del riconoscimento Bilancio d’Acciaio, premio ideato da Siderweb che è giunto alla seconda edizione. Sono state otto le aziende premiate per i risultati di bilancio nel 2014, con un riconoscimento assegnato a seconda della categoria di appartenenza: produzione, prima trasformazione, trafilerie e lavorazioni da filo, forge e stampaggio a caldo, fonderie, centri servizio, commercio di acciaio e commercio di rottame e ferroleghe. Gli indici esaminati per decretare le aziende vincitrici del premio sono stati la redditività operativa complessiva, la marginalità e l’impatto finanziario lordo sulle vendite, l’incidenza degli oneri finanziari ed il tasso di crescita triennale del fatturato. Nell’analisi sono state considerate le aziende con un fatturato superiore ai 2 milioni di euro.

Le motivazioni «La classifica finale – spiega Claudio Teodori, prorettore dell’università di Brescia e presidente della commissione che ha assegnato il premio – è stata stilata mediando due diverse metodologie: la distanza, per ciascun indicatore, dal valore medio attraverso un processo di standardizzazione che permette un’immediata comparabilità tra valori con caratteristiche e scale di misura diverse e la posizione relativa assunta, sempre attraverso un processo di standardizzazione, per ciascun indicatore utilizzato».

Produzione Italfond, fondata nel 1962 a Bagnolo Mella (BS) ed inizialmente si è occupata della fusione di getti di grosse dimensioni. Negli anni ’90 è stata acquisita dal gruppo Giva ed ha iniziato la produzione di acciai inossidabili e superleghe, specializzandosi nella realizzazione di barre forgiate e lingotti.

Prima trasformazione Ilta Inox, nata nei primi anni ’60, è la prima azienda del Gruppo Arvedi. Con sede a Robecco d’Oglio (CR), è una delle principali realtà nazionali ed europee nella produzione di tubi saldati in acciaio inossidabile, utilizzati principalmente dai settori della termica, della chimica, della farmaceutica e dell’alimentare.

Trafilerie e lavorazioni da filo Sider Laminati, ha sede a Breno (BS) ed ha una esperienza più che ventennale nel mercato dei piatti e quadri laminati a freddo e dei profili speciali, con una clientela che spazia dal settore meccanico a quello agricolo, dall’arredamento all’industria dell’auto. L’azienda può contare su quattro impianti di laminazione e da due impianti di raddrizzatura e taglio.

Forge e stampaggio a caldo Lucchini RS, ha sede a Lovere (BG), dove è presente un insediamento siderurgico sin dal 1856. Oggi è uno dei leader mondiali nella realizzazione di prodotti, soluzioni e servizi destinati al settore ferroviario di alta gamma. Controlla società in Svezia, Polonia, Belgio, India, Cina, Regno Unito ed Austria.

Fonderie Parola e Luraghi, con sede a Magenta (MI), è stata fondata nel 1921. Attualmente Parola e Luraghi vanta due siti produttivi (a Magenta – MI ed a Cerano – NO) ed è specializzata nella realizzazione di getti in ghisa destinati ai principali settori industriali della meccanica, trattoristica, veicoli industriali, macchine movimento terra e ferroviari.

Commercio di acciaio Delna, con sede a Brivio (LC), nasce nel 1971. Nel corso del tempo si è specializzata nel decapaccio di vergella e tondo e nel taglio di nastri. Fornisce servizi di logistica e stoccaggio, monitoraggio e controllo e tracciabilità dei prodotti lavorati.

Commercio di acciaio Edilferro, ha sede a Sabbionara di Avio (TN), ed è presente nel settore dei profili leggeri per edilizia da più di 30 anni. Nel corso del tempo si è specializzata nella commercializzazione di profili per intonaco interno ed esterno, per intonaco termoisolante, per sistemi di isolamento a ‘cappotto’ e per cartongesso.

Commercio di rottame e ferroleghe Sirmet – Società Industriale Recupero Metalli, nasce nel 1996 a Telgate (BG). L’azienda è specializzata nel ramo del recupero e nella raccolta dei metalli, sia ferrosi sia non ferrosi, offrendo anche tutti i servizi accessori necessari all’attività di riciclo del rottame.

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