Affitti, Asppi: «Cresce il canone concordato»

Il segretario Giacomo Iucci: «Nella provincia di Perugia sono ormai oltre l’80% i contratti di locazione abitativa di questa tipologia»

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«Sono ormai oltre l’80% i contratti di locazione abitativa stipulati a canone concordato nella provincia di Perugia a partire dalla fine del 2015 e con un significativo incremento dall’inizio del 2016». A fornire il dato è Giacomo Iucci, segretario dell’associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari (Asppi) di Perugia, in merito allo stato della locazione nella provincia.

Giacomo Iucci

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Il Governo Tutto questo è stato favorito «dalle recenti disposizioni del Governo con la Legge di stabilità 2016, che ha ridotto l’Imu del 25% per gli immobili concessi in locazione a canone concordato, e con la legge numero 80 del 2014 che ha ridotto la cedolare secca al 10% ed esteso la possibilità del canone concordato, con applicazione della cedolare secca, anche ai Comuni umbri che non sono riconosciuti ad alta densità abitativa».

Canone concordato Sono sempre di più secondo Asppi, dunque, i locatori che scelgono il canone concordato. «Con sempre maggiore intensità – conferma Iucci – i proprietari si rivolgono all’Asppi per stipulare contratti di locazione a canone concordato e verificare la possibilità di applicare tale fattispecie anche a contratti in essere stipulati precedentemente a canone libero. Questo anche a seguito del deposito degli accordi locali in tutti i Comuni ad alta densità abitativa – Perugia, Corciano, Città di Castello, Gubbio, Foligno, Spoleto, Todi e Umbertide – e, dal 6 aprile 2016, in tutti gli altri della provincia».

I vantaggi In conclusione Giacomo Iucci ricorda che «sono notevoli i vantaggi connessi alla stipula del canone concordato. Per il proprietario c’è la possibilità, come detto, di applicare la cedolare secca al 10%, con una riduzione di oltre il 50% di tassazione e per gli inquilini che rientrano nei limiti di reddito individuati, la possibilità di avere una detrazione Irpef fino a 495,80 euro e, in alcune fattispecie, fino a 991,60 euro».

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