Alla porta bussa finta dottoressa Usl. Che deve scontare 18 anni di carcere: arrestata

Fabro – Operazione della polizia Stradale di Orvieto che ha anche denunciato tre persone

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Qualche giorno fa, era la mattina dell’8 febbraio, si è presentata presso le abitazioni di due signore residenti a Fabro, spiegando in entrambi i casi di essere una dottoressa della Usl e che erano state concesse ‘agevolazioni assistenziali’ alle due anziane. La donna ha prima fatto delle domande per assicurarsi che le signore fossero sole in casa, poi – convincendole che era necessario per ottenere i benefici – ha cercato di far firmare loro dei fogli. Le due anziane si sono però rifiutate, nonostante le insistenze, e la sedicente dottoressa ha fatto ritorno verso la sua utilitaria, dove ad attenderla a bordo c’erano altre tre persone. Dopo la segnalazione da parte delle due donne ai rispettivi figli, l’accaduto è finito all’attenzione della polizia Stradale di Orvieto, notata in transito e fermata da uno dei due figli. Che ha fornito dettagli della vicenda e pure della vettura usata dalla donna e dagli altri soggetti. Così gli agenti della Stradale hanno iniziato ad indagare su quello che sembrava a tutti gli effetti un tentativo di truffa e sono riusciti ad intercettare il veicolo alla periferia di Fabro. A bordo, i quattro: un ragazzo alla guida e tre donne, tutti originari della Sicilia a residenti nella periferia di Roma. Una delle donne è stata individuata come la sedicente dottoressa Usl che si era presentata presso le abitazioni: priva di documento di identità, ha fornito generalità che non hanno convinto il personale della polizia Stradale di Orvieto. Da qui, ulteriori accertamenti da cui è emerso che su di lei gravavano, già da tempo, diversi ordini di carcerazione da parte dei tribunali di Siracusa e Termini Imerese, per un totale di 18 anni di reclusione da scontare, oltre ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, ancora da eseguire, emessa dal tribunale di Lecce per una pena compresa fra 7 e 10 anni. Anche a carico degli altri soggetti sono risultati numerosi precedenti proprio per furti in abitazione e truffe ai danni di anziani. Così la donna è stata arrestata e condotta in carcere a Perugia, mentre i suoi complici – fra cui la figlia – sono stati denunciati a piede libero, in concorso.

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