Non accadeva dai tempi di Camplone che il Perugia avesse lo stesso tecnico per due anni consecutivi. Poi tutti rapporti di un anno. Spesso per volontà degli allenatori (Bucchi, Nesta e Caserta hanno deciso di declinare le proposte di rinnovo), talvolta per decisione avventata della società (Camplone e Breda), altre volte per reciproca consapevolezza (Bisoli). Succederà con Max Alvini – «l’uomo di Fucecchio», come viene definito in una popolare trasmissione sportiva umbra – che ha appena firmato fino al 2024.
Significativo che il rinnovo sia arrivato prima che il campionato finisse e prima di capire se il Grifo andrà o meno ai playoff. Vuol dire che entrambi – il tecnico e il presidente – vogliono andare entrambi avanti, a prescindere dai risultati perché reciprocamente soddisfatti. Ed è questo che emerge anche dalle parole del tecnico che, dopo il pari casalingo col Pisa, è tornato sull’argomento: «Non ho mai avuto nessun dubbio, con la società c’è sempre stato un bel dialogo. Con il presidente e i direttori abbiamo detto che vogliamo crescere ed essere il Perugia, che vuole piano piano diventare protagonista. Per me è gratificante lavorare a Perugia, in questa piazza, con questi dirigenti e con questi tifosi. Abbiamo 49 punti, con sono dodici punti in palio e ci proveremo fino alla fine, io ci credo ancora».