Ambiente e giovani, il rap di Vinyasa ‘graffia’

Il rapper ternano ha pubblicato ‘Paracetacromo’: riflessioni e accuse a 360° su inquinamento, centri sociali, decoro urbano

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In poche ore ha superato di gran lunga le mille visualizzazioni su Youtube. Dopo ‘A pippa de coccu’ (GUARDA IL VIDEO) e il tormentone estivo 2018 (Sick)checallu (GUARDA IL VIDEO), Vinyasa, al secolo Edoardo Fucile, torna con un nuovo video in cui parla a suon di rap in dialetto ternano – con tanto di postilla finale – di Terni e della sua attualità. Il brano si chiama ‘Paracetacromo’ – che richiama la più famosa ‘Paracetamolo’ di Calcutta – e, come fa intendere il nome, non le manda a dire sul tema ambientale, come su altre questioni che ultimamente hanno animato e stanno animando la polemica cittadina: dal decoro urbano ai centri giovanili.

Parkour, bici e camini

«Scrivo un testo per parlare di una città dove il problema, sai, è il decoro urbano e non i fiumi di veleno dentro il corpo umano» recita il testo scritto da Vinyasa, 26enne musicista e cantautore, che ironizza anche sull’ordinanza anticamini e sui contestati provvedimenti (ritirati) contro parkour e bici selvagge. «Però le fabbriche che bomba – continua Paracetacromo -. Ti porto a fare un tour. So che da poco ci hanno dato un riconoscimento, siamo la valle dei veleni, quanto so contento».

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I centri giovanili

Poi il passaggio sui centri giovanili: «Stiamo attuando una bonifica di questa city, facendo chiudere quei posti che non son graditi. I centri giovanili, quelli sociali che in fin dei conti sono la causa di tutti i mali, anche se organizzavano eventi, concerti. Faremo foto per vantarci di essere omofobi (qui il riferimento è al selfie del sindaco Latini e del consigliere della Lega Maggiora con il senatore Pillon, ndr) e poi diremo scherzavamo, va tutto a posto. E io mi chiedo, sinceramente: 2019 andiamo ancora incontro a questa gente».

La «riflessione»

Più avanti, sempre in rima ma senza musica, Vinyasa spiega: «Non è un attacco a questa giunta comunale, è solo un modo per sfogasse che le cose vanno male. Invece di pensare a chiudere un centro sociale, pensiamo a come risolvere la questione ambientale. La gente si lamenta solo quando perde la ternana ma pensiamo a cose più importanti». E poi conclude: «Non voglio fare la lezione, ma solo portare un messaggio e uno spunto di riflessione. Una riflessione personale, però so che qualcuno sente».

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