Il bel concerto estivo per Umbria Jazz (qui il video) sembrava essere un viatico per una imminente riapertura dell’Auditorium di San Francesco al Prato, a Perugia, e invece ci sono nuovi problemi.
I soldi sono stati spesi per i tarli
Una volta finito l’intervento contro i tarli che infestavano le capriate (scoperti proprio a ridosso del vernissage estivo) si scopre che sono finiti i soldi e non si può ora intervenire sui camerini. Lo rivela Il Messaggero, citando un passaggio della delibera presa dalla giunta Romizi del 9 ottobre, dove c’è chiaramente scritto che per salvare le capriate dai tarli si è sacrificato l’intervento sui camerini, che quindi perdono i fondi per l’arredamento: «… a parziale copertura delle somme necessarie per l’intervento di disinfestazione dai tarli – si legge testualmente – è possibile utilizzare le somme, non ancora impegnate, a disposizione per gli arredi dei camerini, rinunciando di conseguenza in questa fase a completare l’arredo dei locali a servizio dell’Auditorium». Una cifra che si aggira intorno ai 40 mila euro.
PAGNOTTA ANNUNCIO’: «A DICEMBRE CORO GOSPEL»
E i camerini non hanno arredi
Morale della favola, la riapertura definitiva della struttura – che non ospitava concerti dal terremoto del 1997 slitta ancora e a questo punto – in assenza di altre comunicazioni – sembra tramontare pure l’ipotesi di concerto gospel che Carlo Pagnotta aveva entusiasticamente annunciato al termine del concerto di luglio. Se per i tarli sono bastati i cannoni di aria calda, per la burocrazia e i finanziamenti servirà qualcosa di più incisivo. Ricordiamo che, oltre all’arredo dei camerini, è previsto un ulteriore intervento anche sulle poltrone della platea. Se ne riparlerà quindi in primavera, nella migliore delle ipotesi.