Antichi libri trafugati erano in un negozio di Terni: 67enne nei guai

Indagine dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Ad accorgersi dei volumi in vendita è stato uno studioso di bibliografia

Condividi questo articolo su

Tre antichi testi a stampa sono stati individuati e recuperati dai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Perugia, coordinati dalla procura di Terni. Si tratta di una cinquecentina, una seicentina e una settecentina, illecitamente sottratte dai fondi librari appartenenti a due distinte biblioteche: l’ecclesiastica ‘Beata Lucia Broccadelli’ di Narni e la civica ‘Pasquale Stanislao Mancini’ di Ariano Irpino.

La segnalazione

I militari del reparto specializzato dell’Arma hanno sequestrato i libri presso un’attività commerciale di ‘vendita conto terzi’ di Terni, il cui titolare è risultato estraneo ai fatti. Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione del responsabile dell’ufficio beni culturali della diocesi di Terni, Narni e Amelia che, a sua volta, era stato avvertito da uno studioso appassionato di bibliografia. Quest’ultimo si era recato nel negozio e aveva constatato l’effettiva presenza, fra i vari libri in vendita, del volume proveniente dalla biblioteca diocesana che avrebbe dovuto trovare collocazione fra gli scaffali della biblioteca narnense, in quanto parte del fondo bibliografico dell’ordine dei gesuiti di Terni, da tempo confluito nella sua raccolta libraria. Le ‘segnature’ o ‘note di possesso’ presenti fra le pagine del libro, inequivocabilmente riconducibili alla citata biblioteca, hanno fatto sorgere il dubbio di una sua illecita provenienza, presumibilmente dovuta a una sottrazione fraudolenta.

L’indagine e la scoperta

I carabinieri TPC, appresa la notizia, hanno avviato gli accertamenti e, attraverso il controllo effettuato presso la sede dell’attività commerciale di Terni, oltre ad individuare il libro oggetto della segnalazione, ne hanno trovati altri due con analoghe caratteristiche e riportanti le particolari tracciature (ex libris o segnatura di pagina), normalmente presenti nei testi delle raccolte librarie di enti ecclesiastici o istituzioni pubbliche. Gli approfondimenti hanno anche consentito di risalire al mandante a vendere, un 67enne incensurato residente nel Ternano, per il quale è scattata la denuncia a piede libero. Per i volumi provenienti dalla biblioteca diocesana di Narni, entrambi stampati da tipografie Veneziane nel 1561 e nel 1649, non era mai stata presentata alcuna denuncia di furto poiché, come spesso accade per raccolte librarie di tale consistenza e che annoverano numerosi testi, l’ammanco viene accertato solo dopo l’individuazione del bene immesso nei canali di vendita. Per la settecentina, la cui stampa risale al 1746 ad opera di una tipografia padovana, tra i files registrati nella ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’ era invece presente un evento di furto verificatosi fra il 2014 e il 2015 ai danni della biblioteca civica di Ariano Irpino, a seguito del quale risultarono sottratti numerosi volumi, fra cui anche quello ritrovato in vendita a Terni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli