Appalti ‘frazionati’: «Rispettare la legge»

Terni, seguendo un filone costato molto caro alla precedente amministrazione, Valdimiro Orsini (Pd) punta il dito sugli affidamenti per le verifiche sismiche nelle scuole

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Ancora il frazionamento degli appalti – motivo ‘d’inciampo’ in più occasioni per la precedente amministrazione comunale a guida Di Girolamo – nel mirino. Questa volta è l’opposizione Dem – attraverso il consigliere comunale Valdimiro Orsini – a ‘rinfacciare’ alla giunta-Latini l’utilizzo della procedura, in ambito di affidamento di lavori anti sismici. «Chiederò in un’interrogazione – afferma Orsini – perché si è proceduto al frazionamento e non si è dato luogo ad un’unica gara pubblica con procedura europea. Forse sarebbe stata una procedura meno artificiosa, più chiara, con la possibilità, con il ribasso d’asta complessivo, di risparmiare denaro che potrebbe essere destinato agli studi di vulnerabilità di altri edifici scolastici comunali».

La spiegazione

«Nel corso dei lavori in commissione, martedì pomeriggio – spiega Orsini – ho appreso con un certo stupore dal dirigente ai lavori pubblici, dell’esistenza di una determina dirigenziale del 29 settembre 2018 che avvia le procedure per l’affidamento degli incarichi per la realizzazione delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. Si tratta, in sostanza, di un contributo richiesto dall’allora commissario prefettizio al ministero della pubblica istruzione che stanzia complessivi 494 mila euro per valutare le condizioni sismiche delle scuole comunali di Terni. Una verifica che riguarda 27 edifici».

«Fatto per evitare il superamento della soglia comunitaria»

«Merita di essere approfondita la procedura di affidamento adottata dal provvedimento. Si scrive infatti, nero su bianco, che c’è stata una suddivisione in undici lotti da affidare ad altrettanti incarichi. Per ogni lotto, con valori che vanno da 39 a 50 mila euro, si è disposto quindi una procedura interna al mercato elettronico della pubblica amministrazione. In commissione, poi, il dirigente ha esplicitato che il criterio seguito nella suddivisione in lotti è stato quello di evitare il superamento della soglia comunitaria». Argomenti già finiti all’attenzione della procura di Terni ai tempi delle indagini su smaltimento percolato, Spada e Spada Bis – per non citare il Comune di Narni e l’ospedale di Terni -: che si riferisca proprio a ipotesi del genere il consigliere Orsini?

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