Arrone: dopo la rapina la storia Instagram con i soldi è servita. Shock

A cinque ore dall’assalto violento al Conad City, i due 18enni arrestati compaiono sui social. Fra dito medio e un ventaglio di soldi

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Una storia Instagram inquietante. Che ritrae i due giovani – i 18enni Andrea Reka e Omar Kounounou – arrestati sabato dai carabinieri di Terni per la violenta rapina della sera prima al Conad City di via Marconi ad Arrone.

In quella foto, pubblicata alle una della notte fra venerdì e sabato, i due – dito medio a parte – esibiscono un ventaglio di banconote di medio e piccolo taglio. Che a cinque ore dai gravi fatti di Arrone – in cui il titolare del negozio è stato picchiato ed ha avuto bisogno di quasi 30 punti di sutura alla testa – fanno automaticamente collegare quell’immagine all’assalto. E fanno pensare anche alla sfrontatezza di chi crede di restare impunito.

Così non è stato, perché ora sono in carcere a Terni e la convalida del fermo applicato dall’autorità giudiziaria, è in programma lunedì pomeriggio.

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Inquirenti dritti al sodo

Il post Instagram, come detto, è comparso in piena notte sul profilo di Omar, dopo l’assalto al Conad City che, grazie al lavoro dell’Arma e ad alcune testimonianze decisive, ha consentito agli inquirenti di indirizzarsi senza particolari dubbi verso i due ragazzi – un terzo indagato è al momento a piede libero ma i carabinieri lo stanno cercando -, poi sottoposti a fermo di persona indiziata di delitto. Andrea Reka – che fra l’altro vive proprio ad Arrone – è stato trovato all’alba di sabato a casa sua, ‘incastrato’ da diversi elementi fra cui l’auto ricevuta in prestito da un amico per la serata ‘criminale’. Omar Kounounou, invece, si è costituito presso i carabinieri intorno alle 12 di sabato, convinto dal proprio avvocato – Francesco Mattiangeli – che già lo aveva seguito dopo i gravi fatti dell’agosto 2021 a Rimini.

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La violenza in Romagna

Nella città romagnola, infatti, i due giovani dell’assalto di Arrone – insieme ad altri tre coetanei – avevano picchiato e rapinato un commerciante di origini bengalesi, portandogli via alcune paia di occhiali da sole. L’uomo era stato colpito con un sasso e un manico di scopa, per una prognosi di 23 giorni. Mentre i cinque – fra cui Andrea e Omar e anche un minorenne – erano stati arrestati dalla squadra Volante riminese. E poi, inizialmente, tradotti in carcere. Quella iniziata dopo i fatti di Arrone, non è pertanto – per loro – la prima esperienza dietro le sbarre. A 19 anni ancora da compiere.

 

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