Assemblea Pd Umbria verso lo scioglimento

Guerra senza quartiere fra i ‘104’ che chiedono la testa di Verini e la segreteria nazionale che è intenzionata a mandare tutti a casa

Condividi questo articolo su

Non è facile, da tempo, parlare del Pd. Ma è il Pd stesso che invoca riflettori sulle lotte intestine che da tempo lo dilaniano’, anche in Umbria, e che non accennano – a quanto pare – a placarsi. Come se non sia stata anche la guerra stessa a decimare l’una e l’altra fazione, mandando a farsi benedire i tentativi più e meno sinceri di pacificazione e ricostruzione.

L’attacco

L’ultima in ordine di tempo è che o 104 membri dell’assemblea del Pd umbro che nei giorni scorsi, attraverso un documento, hanno chiesto al commissario regionale del partito Walter Verini una nuova assemblea ed un nuovo congresso, tornano alla carica. E lo fanno attaccando la stessa gestione commissariale che definiscono «inadeguata, dannosa e inconcludente».

«L’inagibilità politica prosegue»

«Alcune settimane fa – scrivono – avemmo modo di sottolineare l’esigenza che il Partito Democratico dell’Umbria fosse messo nelle condizioni di riacquistare la sua piena agibilità politica e organizzativa dopo le inchieste della magistratura. Oggi purtroppo, anche dopo le più recenti e negative elezioni amministrative, siamo costretti a constatare che nulla è cambiato mentre si riducono i tempi per mettere il Pd umbro nelle condizioni di far fronte nel modo più adeguato possibile alle imminenti sfide politiche ed elettorali che lo attendono».

«Gestione commissariale delegittima l’azione politica del Pd»

«Prima che sia troppo tardi – aggiungono i 104 sottoscrittori del documento pro-congresso – riteniamo di dover dissociare le nostre responsabilità di dirigenti del Pd dell’Umbria da coloro che, pur avendo la possibilità di attivare le procedure per ripristinare la piena vita democratica del partito, persistono nel sostenere una inadeguata, dannosa e inconcludente gestione commissariale. Ci preoccupa inoltre che gli stessi organismi dirigenti nazionali non valutino appieno le conseguenze negative che possono derivare dal mantenimento di una gestione commissariale, proprio in una delle regioni di più antica capacità di governo della sinistra e del centrosinistra, che delegittima l’azione politica del partito difronte alle altre forze politiche e a tutte le componenti economico-sociali della comunità regionale». Per meglio illustrare il proprio pensiero, i rappresentati del documento ‘dei 104’ hanno indetto – curiosità, nota inoltrata tramite la mail di una testata giornalistica – una conferenza stampa per sabato mattina presso la sede del Pd Umbria, a Perugia. Altre granate in arrivo.

Assemblea verso lo scioglimento

E le prime partono proprio da quella che viene ritenuta, dai 104, ‘l’opposta fazione’. Perché la segreteria nazionale del Pd avrebbe intenzione di sciogliere a breve l’assemblea del partito in Umbria, ‘disinnescando’ in tal modo i tentativi ripetuti di giungere ad un nuovo percorso congressuale. In tal caso, passo preceduto da ripetuti tentativi di recuperare un percorso unitario, anche con incontri a Roma, resterebbe in carica il commissario Verini che nei giorni scorsi ha indicato un gruppo di lavoro composto da 16 persone, nessuna delle quali si candiderà e da cui ci si attende un contributo organizzativo, operativo e di idee verso le prossime – complicate per il centrosinistra – elezioni regionali. E, come direbbe Corrado, ‘non finisce qui’.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli