«Un’attività imponente, durata ben due anni – così viene definita quella condotta dagli uomini della polizia amministrativa del commissariato di Assisi della polizia di Stato, diretto dal commissario capo Francesca D. Di Luca – che con capillarità ed efficienza ha proceduto ad una revisione completa di tutti i fascicoli dei detentori delle armi presenti sul territorio in carico al commissariato dal 1946 ad oggi».
La ricerca Per avere un censimento corretto e aggiornato anche dei detentori deceduti o emigrati in altri Comuni, il commissariato si è avvalso della collaborazione dell’ufficio anagrafe del Comune di Assisi, con scambi informativi in tempo reale. Oltre 1000 le persone informate e questo ha permesso alla stragrande maggioranza dei destinatari di provvedere puntualmente alla produzione della certificazione attestante la sussistenza dei requisiti psicofisici.
Le diffide Ben 250, invece, le persone inadempienti: che sono state diffidate. Al termine delle operazioni, tra questi, 24 sono stati i soggetti a carico dei quali, su segnalazione del commissariato, il Prefetto di Perugia ha emanato altrettanti provvedimenti di divieto detenzione armi.
I sequestri «Determinante – dice la questura – si è rivelata anche l’attività di verifica delle norme di custodia, trasferimento e detenzione delle armi eseguita con controlli domiciliari anche attraverso l’ausilio degli uomini della squadra Volante. Più di 20 i detentori irregolari e perciò segnalati all’Autorità Giudiziaria. Un centinaio le armi ritirate ed avviate alla demolizione».