Assisi, ‘Sacro tugurio’ sarà restaurato

Lesionata dopo le scosse del terremoto, la prima casa di San Francesco d’Assisi sarà ora restaurata con i proventi della mostra ‘I colori dell’infinito’ che ospita opere dell’artista umbro Luigi Tosti

Condividi questo articolo su

Oltre ai danni ai beni culturali di Norcia, Cascia e San Benedetto, il terremoto ha messo a dura prova anche altri beni preziosi da sempre meta di pellegrinaggio e preghiera.

Raccolta fondi Come il ‘Sacro tugurio di Assisi’, la prima vera casa di San Francesco inclusa nel santuario di Rivotorto, sul monte Subasio tra Perugia e Foligno. Lesionato dopo le forti scosse dello scorso 24 agosto e 30 ottobre, ora il piccolo rifugio del Poverello di Assisi sarà restaurato grazie alla raccolta fondi portata avanti dall’associazione culturale ‘Tota Pulchra’. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’associazione stessa, monsignor Jean Marie Gervais, prefetto coadiutore del Capitolo Vaticano e membro della Penitenzeria apostolica, precisando che parte dei proventi della mostra ‘I colori dell’infinito’, in programma al palazzo della Cancelleria, a Roma,  dal prossimo 10 febbraio con le opere dell’artista umbro Luigi Tosti, saranno destinati al restauro di quella che fu una delle prime dimore di san Francesco.

Il monumento «Annuncio con gioia che presto avranno inizio i lavori di restauro del ‘Sacro tugurio’ di Assisi grazie alla generosità di un moderno mecenate – ha riferito padre Gianmarco Arrigoni, parroco del santuario di san Francesco a Rivotorto di Assisi che ha accolto con grande soddisfazione la proposta da ‘Tota Pulchra’. Scelto come dimora per sé e per i suoi primi compagni intorno al 1208 da San Francesco, il tugurio è stato definito come ‘la culla della fraternità francescana’, uno tra i monumenti secolari più importanti della cristianità, meta da sempre di pellegrinaggio, che è stato visitato anche da Papa Francesco durante la sua ultima visita in Umbria.

La tradizione E fu proprio all’interno del ‘Sacro tugurio’ che, secondo la tradizione, San Francesco, poi nominato patrono d’Italia da Pio XII nel 1939, dettò la Prima Regola, approvata da Innocenzo III nel 1209 e definita in seguito ‘Protoregola’, e chiamò Frati Minori i suoi discepoli, iniziando con loro la pratica della mortificazione interiore ed esteriore in santa povertà, dedicando la vita alla preghiera, al raccoglimento e al lavoro manuale. Dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità nel  2000 e visitato dagli ultimi pontefici fino a Francesco, il Sacro Tugurio rappresenta uno dei pilastri del francescanesimo ed è’ per questa ragione che l’Associazione “Tota Pulchra” ha avviato questo cammino di riqualificazione e di restauro che nasce dall’arte per l’arte stessa.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli