Assisi, si è dimesso Eugenio Guarducci

L’assessore alla cultura e al turismo lascia: «Grazie a lui inversione di tendenza in quanto ad arrivi e presenze»

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Eugenio Guarducci non è più l’asessore alla cultura e al turismo del Comune di Assisi. Ha presentato le dimissioni nella giornata di martedì: a comunicarlo è l’amministrazione comunale.

Eugenio Guarducci

Il ringraziamento «Il sindaco, la giunta e la maggioranza consiliare – si legge nella nota – che sostiene l’amministrazione ne hanno preso atto e non possono non far pervenire all’architetto Eugenio Guarducci un sentito ringraziamento per l’importante opera spesa in favore della Città di Assisi. In un momento di particolare disagio derivante dai noti eventi calamitosi del 2016, che hanno provocato un danno indiretto significativo nel settore del turismo, la sapiente e immaginifica attività di Eugenio Guarducci ha fatto sì che ci fosse una inversione di tendenza, riscontrabile e certificabile dai dati statistici di arrivi e presenze. Questo si deve alle sue tante iniziative, che hanno riportato all’attenzione regionale e nazionale la Città di Assisi».

Programma confermato Passando al futuro, l’amministrazione sottolinea che «pur consapevoli del venir meno dell’apporto delle sue riconosciute capacità che subisce la compagine amministrativa, confermiamo con forza che la nostra stella polare resta il programma amministrativo che abbiamo presentato agli elettori e che è stato da loro promosso. Gli interpreti dell’attuazione di questo programma possono anche cambiare, quello che non cambierà è il nostro spirito di servizio ai cittadini di Assisi nella continuità del lavoro già proficuamente impostato».

Piazza del comune ad Assisi

Le dimissioni sono arrivate al termine della rassegna ‘Tra_Me Giallo Fest’, dedicata agli appassionati del noir. Nelle ultime ore l’evento era stato molto criticato, in particolar modo, da Fratelli d’Italia Assisi: «Dopo vari fallimenti – aveva sottolineato – dai nomi altisonanti è arrivata la volta di Tra_Me flop. Ennesimo festival sbandierato per mesi, programma dettagliato presentato una settimana dall’avvio e la prestigiosa presenza di Pupi Avati intelligentemente collocata in coda (e poi rinviata per motivi di salute). Anche stavolta nessun risultato sorprendente e inaspettato. A quanti altri disastri dovremo assistere perché i nostri amministratori arrivino a rendersi conto che le proposte eu-geniali ad Assisi non funzionano, che questi ‘format’ tanto sbandierati non trovano feeling con città e cittadini in primis? Cifre investite tutt’altro che trascurabili e presenze scarse». Sulla stessa linea i consiglieri di minoranza Bartolini, Fioroni e Fortini: «Ci mancava solo un po’ di ‘giallo’ per colorare la collezione dei flop che l’amministrazione comunale di Assisi a guida Proietti sta registrando con gli eventi promossi dal suo assessore alla cultura e turismo. Ed ecco il Tra_Me Giallo Fest Assisi 2018, pubblicizzato in lungo e in largo come pacchetto di eventi di grande richiamo anche per appassionati da fuori regione, eventi che dovevano culminare con la presenza del grande regista Pupi Avati. Questi i risultati: a fronte di 40 mila euro per tre giorni, oltre agli straordinari del personale, zero camere negli alberghi, tranne quelle degli invitati che paga il comune, ristoranti vuoti e l’eloquente diserzione di Pupi Avati, forse già consapevole che poteva trattarsi di un flop, anche se sulla stampa se ne dava la presenza come certa».

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