Ast, appalto-mensa: Fiom contesta i costi

I delegati della Rsu di ThyssenKrupp Ast parlano di «un aumento significativo del costo generale» e di «non corretta modalità di relazioni sindacali»

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di M.T.

Quello che avrebbe dovuto essere un comunicato congiunto (era bello e pronto, posso giurarlo perché l’ho visto e pure ‘salvato’) alla fine non è mai stato inviato. Poi, sulla questione relativa al cambio di appalto per la mensa alla ThyssenKrupp Ast, ne è arrivato uno, firmato solo dalla Fiom Cgil. Come dire: in viale Brin l’armonia regna sovrana.

I costi «Preso atto che dal 1 agosto 2016 – dicono i delegati della Rsu Fiom di ThyssenKrupp Ast – cesserà l’attività di servizio mensa della All Foods e subentrerà la Cir Food per una durata di tre anni, mettiamo in evidenza che, nei criteri di assegnazione da parte di Ast, è stato determinante il costo economicamente più vantaggioso in riferimento alla qualità e rotazione dei prodotti. Suddetta affermazione, che non è stato possibile verificare da parte nostra, è in contraddizione con la spesa complessiva del servizio dichiarata da parte di Ast che vedrà, secondo noi rispetto agli anni trascorsi, un aumento significativo del costo generale dell’appalto mensa, al quale vanno aggiunte le annunciate attività di restyling e di investimento sulle infrastrutture che saranno tutte a carico della committente».

Le ricadute I delegati Fiom dicono di «prendere atto oggi di una politica aziendale, su questa tematica, tutta nuova e diversa da quelle passate, nelle quali, le Rsu venivano sempre chiamate ad assumersi la responsabilità di condividere logiche basate sul risparmio e sulla riduzione dei costi che inevitabilmente non hanno mai permesso di migliorare il servizio stesso. Pur ritenendo positive le cose affermate e di buon auspicio gli impegni assunti, ivi compreso il miglioramento della qualità del servizio, continueremo a garantire lo stesso livello di controllo affinché le promesse siano mantenute, non si registrino disservizi per i lavoratori e ci sia coerenza su quanto affermato in termini di qualità, migliorie e come volontà di omogenizzare le mense di Tubificio e Centro di finitura».

Le ‘relazioni’ La Rsu Fiom, poi, accusa: «Valorizzando le positività emerse per la nuova e futura gestione, ci corre l’obbligo però di denunciare l’atteggiamento scorretto dell’azienda. Un atteggiamento incomprensibile, che ha visto volutamente emarginare ruolo e funzione dei delegati procedendo unilateralmente alla decisione di assegnazione senza la dovuta informazione. Ciò denota una non corretta modalità di relazioni sindacali che storicamente hanno visto, soprattutto sui temi sociali, procedure diverse da quelle che oggi vengono applicate. Procedure che non possono essere rispettate solo quando si ragiona di tagli e sacrifici. Da anni chiediamo regole, procedure e modalità comportamentali trasparenti. Rimaniamo stupiti di come ci si dichiari d’accordo con quanto sosteniamo e invece nella pratica quotidiana si persevera in atteggiamenti e scelte in contraddizione rispetto agli annunci».

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