Ast: «Si torni al Mise». Al via le assemblee in fabbrica

Terni – Sindacati critici dopo l’incontro con la Tesei: «Nessuna risposta alle nostre preoccupazioni, riaprire il tavolo a Roma»

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di F.L.

Al via le assemblee in Ast, dopo l’esito dell’incontro di giovedì – tenuto in videoconferenza, vista la sospensione degli appuntamenti a palazzo Donini causa Covid-19 – tra le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, le rsu aziendali e la presidente della Regione Donatella Tesei. Un incontro atteso con impazienza da mesi, ma che ha deluso i sindacati, che registrano una «mancata risposta alle preoccupazioni evidenziate», espresse anche alla luce del faccia a faccia del giorno precedente con l’ad dell’acciaieria Massimiliano Burelli.

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Il ‘giallo’ della doppia data

Tra gli elementi segnalati dalle segreterie «il non rispetto dei livelli occupazionali» contenuti nell’accordo in scadenza il 30 settembre – 2.350 occupati previsti a fronte degli attuali 2.324, accordo che mercoledì Burelli ha detto tra l’altro di non voler rinnovare, ndr – e «la fase di incertezza che si determinerà con la gestione unilaterale dell’azienda nei 9-12 mesi necessari per perfezionare la vendita del sito». Le stesse segreterie territoriali hanno quindi richiesto di riaprire il tavolo al ministero dello sviluppo economico. La giunta regionale si è presa l’impegno di farsi parte attiva – sul versante istituzionale – nella convocazione del tavolo e ha confermato una nuova riunione tra le parti per il 9 ottobre. Riunione che – fatto singolare – era già stata convocata contestualmente a quella di giovedì, dunque era legittima la curiosità del fronte sindacale nel saperne qualcosa di più in merito. Su questo punto però «le parti non sono state in grado di sviluppare la discussione per impegni della presidente», pertanto le sei sigle annunciano che chiederanno «un chiarimento alla giunta in merito all’ordine del giorno e agli attori che vi parteciperanno». Proprio entro la data del 9 ottobre, presumibilmente, si terranno le annunciate assemblee in fabbrica con i lavoratori.

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