«Dal 2020 niente rifiuti da fuori regione»

A Perugia il presidente dell’Auri Antonino Ruggiano ha sottolineato che però «c’è ancora da fare. La capacità delle nostre discariche rischia di esaurirsi in 3-5 anni»

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Le sedi di Terni e Perugia dell’Autorità umbra per rifiuti e idrico (Auri) hanno ospitato, il 18 e il 19 dicembre, le conferenze annuali dedicate al Servizio idrico integrato e al Servizio rifiuti. I vari gestori hanno presentato i dati sulla ‘customer satisfaction’ e fornito informazioni in ordine alla gestione dei due importanti servizi. «I dati – ha commentato il direttore dell’Auri Giuseppe Rossi – mostrano un tendenziale gradimento da parte dei cittadini in riferimento a tali servizi. Vi sono sicuramente criticità e problematiche da superare, ma sostanzialmente il sistema oggi tende a migliorare le performance. Alle conferenze sono intervenute varie associazioni dei consumatori, sindacali e di categoria, e tutte hanno avuto modo di segnalare gli aspetti positivi ma anche di rimarcare le cose che ancora non vanno e debbono essere migliorate».

Antonino Ruggiano

Il nuovo piano di ambito regionale

Alla conferenza di Perugia, dedicata ai rifiuti, ha preso parte il presidente dell’Auri Antonino Ruggiano che ha informato sull’avvio della procedura per la definizione del nuovo piano di ambito regionale. «Nel 2020 – ha detto Ruggiano – l’Umbria uscirà definitivamente dalle situazioni di emergenza che hanno caratterizzato gli anni passati. Finalmente, dopo alcuni anni difficili dovuti alle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto i gestori del servizio, si è riusciti a riportare in equilibrio il sistema evitando il ricorso agli impianti fuori regione e congiuntamente ad ottenere risparmi sulle tariffe di trattamento e smaltimento dei rifiuti. Oggi possiamo guardare con più fiducia alle sfide aperte nel campo ambientale. Questo importante risultato è stato raggiunto grazie alla disponibilità dei gestori di impianti come Acea ambiente, Sogepu, Gesenu, Tsa e Vus, unita a un intenso lavoro dell’autorità, che è riuscita a mettere a sistema tutte le risorse impiantistiche della regione Umbria».

Troppi rifiuti urbani in discarica

Come ha spiegato il presidente dell’Auri, la ripresa dei conferimenti presso la discarica di Borgogiglione a Magione, il pieno sfruttamento dell’impianto di Le Crete a Orvieto, l’entrata in esercizio a pieno regime del polo integrato di Belladanza a Città di Castello e dell’impianto di biodigestione e compostaggio di Casone a Foligno, hanno permesso di raggiungere l’autosufficienza regionale nei riguardi del trattamento dei rifiuti urbani differenziati e indifferenziati. «Secondo la distribuzione dei nuovi flussi – ha spiegato Ruggiano – si prevede che nella discarica di Borgogiglione nel corso del 2020 verranno conferiti al massimo 36 mila tonnellate di rifiuto trattato e stabilizzato, in quella di Belladanza 50 mila tonnellate e in quella di Le Crete 47 mila tonnellate. Appena due anni fa questo risultato sembrava impossibile da raggiungere, ma ora non bisogna cullarsi sugli allori perché il lavoro da fare è ancora molto. Mi riferisco in modo particolare al fatto che i rifiuti urbani che vanno attualmente a finire in discarica sono ancora troppi, circa 133 mila tonnellate l’anno, e la capacità residua delle nostre discariche non è illimitata e a questo ritmo si rischia di esaurirla nell’arco di 3-5 anni».

Trasparenza dei costi

Un ulteriore passo avanti nel miglioramento del servizio e nella trasparenza dei costi si potrà ottenere a partire dall’anno prossimo con l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario predisposto dall’Autorità nazionale di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), con il quale si introduce il principio di efficientamento dei costi in relazione alla qualità del servizio reso ai cittadini. «Il risultato raggiunto – ha concluso Ruggiano – rientra nel solco delle direttive che l’assemblea dell’Auri ha dato alla mia presidenza e a questo consiglio direttivo, volte a realizzare un sistema di servizi, nei rifiuti e nell’idrico, che garantisca stesse performance e stessi costi a ciascun cittadino dell’Umbria». La documentazione presentata nel corso delle due assemblee sarà resa disponibile nel sito dell’Auri in modo tale che ogni cittadino possa conoscere i dati che sono stati illustrati.

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