Mercato auto, evasione Iva: sequestro da 8 milioni

Perugia – Operazione ‘Autostop’: nei guai una persona fisica ed una società per ipotesi di reato nel periodo 2014-2019

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Ipotesi di reato per gli acquisti di oltre 1.700 auto nel periodo 2014-2019 con utilizzo di diverse modalità fraudolente di evasione dell’Iva, come l’uso di falsa documentazione e l’interposizione fittizia di società ‘fantasma’. Per questo motivo con l’operazione ‘Autostop’ i funzionari dell’Adm di Perugia ed i militari del nucleo di polizia economico-finanziario della guardia di finanza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo – emesso dal Gip del tribunale di Spoleto – per 8 milioni di euro a carico di una persona fisica e di una società. Ovvero il profitto di plurimi reati tributari nel commercio dei mezzi.

La contestazione

In sostanza viene contestata l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile accertato pari a oltre 36 milioni di euro, con un’Iva evasa per 8 milioni di euro. Le indagini sono state coordinate dal magistrato Vincenzo Ferrigno e riguardano – spiega l’Adm – il cosiddetto ‘mercato parallelo’ (ossia gli acquisti di veicoli da soggetti diversi dalla casa madre) e sono rivolte ad accertare possibili elusioni fraudolente in merito all’obbligo di versamento dell’Iva dovuta sulla prima rivendita nazionale prima dell’immatricolazione del veicolo attraverso uno specifico modello F24, senza possibilità di compensazione. Tale procedura non si applica agli acquisti dei privati poiché, in tal caso, l’imposta sul valore aggiunto è versata nel Paese del fornitore. All’atto dell’immatricolazione in Italia, va prodotta la fattura di acquisto emessa dal fornitore Ue e un’autocertificazione attestante l’avvenuto pagamento dell’Iva nello stato estero.

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