Avigliano Umbro: «Integrare i migranti»

Il sindaco Luciano Conti: «Quelli ospitati attualmente nella nostra comunità potranno sviluppare una loro attività economica nel settore dell’agricoltura»

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«I migranti ospitati attualmente ad Avigliano Umbro potranno sviluppare una loro attività economica nel settore dell’agricoltura». A renderlo noto è il sindaco Luciano Conti che pochi giorni fa ha sottoscritto il protocollo d’intesa con la Prefettura per le gestione degli stranieri da parte dei Comuni del ternano.

L’integrazione «Il progetto – spiega Conti – è ancora solo alle fasi di studio ed è innovativo perché coinvolge direttamente alcuni privati. Se andrà in porto, potrà essere un importante veicolo di integrazione prima di tutto e di sostentamento autonomo». Conti giudica «molto soddisfacente l’attuale livello di integrazione dei migranti presenti sul territorio comunale. Noi – dice – stiamo lavorando per far crescere sempre di più questa integrazione, la nostra comunità li ha ben accolti e non ci sono mai stati finora problemi di ordine pubblico».

Attivi e partecipi Attualmente gli stranieri ad Avigliano Umbro svolgono attività di volontariato per la manutenzione del verde pubblico e per piccoli lavori manuali. «Si tratta di un modo per farli sentire attivi e partecipi – sottolinea Luciano Conti -, oltre che accettati e vicini a noi. Alcuni di loro vanno anche ad allenarsi con la squadra di calcio locale e tutti quanti frequentano spesso il centro storico. Abbiamo, inoltre, una coppia di giovani che attende un bambino, la mamma è incinta di otto mesi e noi, come istituzione e comunità, stiamo adottando tutte le iniziative possibili per far sì che lei, il compagno e il piccolo stiano bene ad Avigliano Umbro».

I migranti Attualmente Avigliano Umbro ospita circa 18 migranti provenienti da vari paesi dell’Africa, tra cui Marocco, Sudan, Gambia, Costa d’Avorio e Sierra Leone. Il protocollo d’intesa, rinnovato a settembre per altri tre anni, oltre che da Prefettura, Anci Umbria e Avigliano Umbro, è stato finora firmato dai Comuni di Terni, Orvieto, Narni, Amelia, Ferentillo, Lugnano in Teverina, Montefranco e San Venanzo, insieme alla Direzione territoriale del lavoro, all’Inail, a Cgil, Cisl, Uil e Ugl e alle associazioni di volontariato.

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