Bastia, furto in casa: tre donne in manette

Sono entrate nell’abitazione di una 83enne con una scusa per rubare soldi e gioielli, subito bloccate dalla polizia

Condividi questo articolo su

Hanno messo a segno un colpo a casa di una 83enne, riuscendo a portarle via denaro, gioielli e un orologio antico, ma mentre stavano fuggendo sono state bloccate dalla polizia, impegnata in alcuni controlli: così sono finite in manette in flagranza, a Bastia Umbria, tre donne – parenti tra loro – originarie di Assisi di 39, 33 e 21 anni. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di giovedì. Furto aggravato l’accusa che viene contestata alle tre.

Tenute sottocchio

Gli agenti del commissariato di Assisi, impegnati nell’intensificazione dei controlli disposti dalla questura di Perugia, hanno notato un’auto con vetri oscurati muoversi con fare sospetto all’interno di una via isolata di Bastia Umbra. L’autovettura – spiega una nota – ha effettuato svariate soste nei pressi di alcuni casolari per poi riprendere a marciare. Insospettiti da quelli che potevano apparire a tutti gli effetti dei sopralluoghi di furto, i poliziotti in borghese hanno attuato un vero e proprio pedinamento al termine del quale hanno appurato che dall’auto, che nel frattempo si era fermata all’interno del cortile di un’abitazione, scendevano tre donne le quali, subito dopo entravano velocemente nella casa. Dopo qualche minuto le donne sono uscite per risalire a bordo dell’autovettura per dileguarsi velocemente.

Sequestrati anche arnesi atto allo scasso

A quel punto, i poliziotti hanno deciso di bloccarne la corsa e procedere con il controllo delle tre, poi risultate già note alle forze dell’ordine a causa dei numerosi precedenti di polizia specifici per reati contro il patrimonio. La perquisizione personale, effettuata anche grazie al personale della squadra volante nel frattempo intervenuta sul posto, ha dato esito positivo rinvenendo addosso alle due donne banconote di vario taglio per il valore complessivo di 360 euro. All’interno del bagagliaio dell’autovettura venivano ritrovati invece tre paia di orecchini e un orologio antico, subito riconosciuti dalla padrona di casa la quale, accortasi di essere stata derubata, era uscita dalla propria abitazione nel tentativo di fermare le donne, trovando però gli agenti. All’interno del bagagliaio sono stati anche scoperti arnesi atti allo scasso come una mazzetta da muratore e due grossi cacciaviti che, insieme al denaro rinvenuto, sono stati sottoposti a sequestro.

Ai domiciliari

L’anziana vittima del furto, intanto, giunta in commissariato per formalizzare la denuncia ha riferito di aver sentito suonare il campanello della propria abitazione e che alla porta si erano presentate le tre donne. Queste le hanno chiesto di poter usare il bagno in quanto una di loro era in stato di gravidanza. A quel punto guadagnata la fiducia della signora, le donne sono entrate in casa e mentre la più giovane ha intrattenuto in cucina la 83enne, le altre due, con la scusa di recarsi in bagno, hanno passato al setaccio la camera da letto dove sono riuscite a prendere da due distinti portafogli della signora il denaro e, custoditi dentro un portagioie, degli orecchini e l’orologio del defunto marito. Oltre all’arresto, le tre presunte ladre sono state denunciate in stato di libertà per il possesso di oggetti atti ad offendere. Sono state poste ai domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa del giudizio della direttissima, durante il quale gli arresti sono stati convalidati. Nei confronti delle due donne più grandi sono stati confermati i domiciliari.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli