Beaulieu: «A Terni verso il raddoppio»

L’amministratore delegato, Leonardo Pinoca: «Verrà anche allestito un impianto dedicato alla ricerca. La nuova linea sarà in marcia entro il 2018»

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I lavori inizieranno la settimana prossima: quel vecchio capannone nell’area ex Basell del polo chimico ternano verrà spianato e al suo posto ne sorgerà uno nuovo. Tra un anno e mezzo, dentro quel capannone, entrerà in attività una nuova linea di Beaulieu, che porterà la produzione di fiocco in polipropilene dalle 36 mila tonnellate annue di oggi a 42 mila. Ma è solo l’inizio.

Leonardo Pinoca

Leonardo Pinoca

La ricerca Beaulieu, infatti, ha confermato di voler puntare decisamente su Terni, «non solo come polo produttivo – spiega l’amministratore delegato, Leonardo Pinoca – ma anche come centro di ricerca, visto che, grazie alla fiducia che è stata concessa al management, frutto dei risultati che sono figli dell’impegno costante di tutte le persone che qui lavorano, il gruppo ha deliberato la realizzazione di un impianto-pilota proprio dedicato alla ricerca e allo sviluppo di nuovi prodotti».

Il polo chimico ternano

Il polo chimico ternano

Lo sviluppo I trenta milioni di investimento che la multinazionale aveva annunciato, insomma, trovano una loro spiegazione logica, ma a questi potrebbero aggiungersene altri 20, per un secondo impianto da posizionare all’interno del nuovo capannone e che, qui fare previsioni temporali è difficile, potrebbe portare a quel raddoppio di produzione di cui da tempo si parla: «Saremo in grado – dice Pinoca – di puntare alle 65 mila tonnellate annue di produzione che, con l’attività parallela di ricerca che potremo portare avanti, faranno di Terni un autentico centro nevralgico delle attività di Beaulieu, stimolando – almeno questo è l’auspicio – la completa rinascita del polo chimico».

La strategia Leonardo Pinoca, a questo proposito, ricorda che «anche i nostri ‘vicini di casa’ di Novamont hanno grandi progetti sul polo ternano, che potrebbe tornare ad essere quel centro attrattivo per le imprese del settore che tutti auspichiamo. Noi, come Beaulieu, stiamo facendo la nostra parte e stiamo dimostrando di crederci (l’azienda ha anche realizzato una centrale di cogenerazione dell’energia elettrica; ndr), come, va ricordato e gliene va dato merito, aveva mostrato di crederci il commissario liquidatore Daniele Discepolo, quando ha deciso di percorrere una strada che non a tutti sembrava quella giusta».

 

 

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