Blitz del Broletto, sanità a nervi scoperti

di M.L.

Un blitz inaspettato che potrebbe aprire una voragine con più di quattromila documenti sequestrati e un’indagine che indirizza a questioni di conflitto d’interesse più profonde di quanto si possa immaginare.

Silenzio e indiscrezioni Non sono molti i particolari sul sequestro effettuato dai Carabinieri del Nas la mattina del 5 giugno negli uffici della regione Umbria in piazza del Bacio, il procuratore titolare del fascicolo Mario Formisano infatti, ha cercato di tenere cucite più possibile le bocche, proprio perché ancora non è chiaro il quadro e ci vorrà ancora molto tempo per comprendere cosa c’è nei documenti sequestrati.

Esecutivo nel mirino Alcune voci parlano anche di un documento sequestrato che riguarderebbe la vecchia giunta Marini, più precisamente una delibera di Giunta. Da qui pare che l’inchiesta abbia messo l’occhio su presunte false autorizzazione nel settore farmaceutico e più precisamente riguardo ad alcuni farmaci che necessitavano di autorizzazioni particolari ma che invece siano stati venduti senza.

Indagati Le persone indagate sarebbero cinque, tra cui un nome che spicca su tutti e sarebbe quello del ‘venerabile maestro’ Antonio Perelli, ora in pensione ma fino a pochi mesi fa a capo dell’ufficio autorizzazioni e accreditamento dell’assessorato regionale alla Sanità. Secondo indiscrezioni, oltre al dottor Perelli sarebbero indagati altri due funzionari dell’assessorato e due farmacisti, uno di Perugia e l’altro della provincia. Le accuse sarebbero truffa e abuso d’ufficio, oltre a quella di «associazione per delinquere finalizzata alla gestione e alla distribuzione di farmaci».

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