Botte a capodanno: 25enne alla sbarra

Terni, aveva preso a pugni e morsi la fidanzata, finita in ospedale. Ora è accusato di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia

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Era stato arrestato la mattina del 1° gennaio scorso dalla squadra Volante, intervenuta in un appartamento nella zona della stazione a seguito dell’aggressione da parte del giovane – 25enne ternano – nei confronti della fidanzata, poco più che ventenne. Quest’ultima era stata colpita con calci, pugni e morsi e aveva riportato lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Per lui, invece, si erano aperte le porte del carcere, fino alla remissione in libertà avvenuta due settimane dopo l’episodio.

Le accuse A seguito del decreto di giudizio immediato emesso nei mesi scorsi dal gip Margherita Amodeo, il giovane è ora finito alla sbarra – di fronte al tribunale di Terni in composizione monocratica – con le accuse di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Gli episodi finiti sotto la lente della procura non sono solo quelli relativi all’aggressione consumata a capodanno, ma vanno indietro nel tempo. Sin dalla fine del 2014 il compagno l’avrebbe «maltrattata, colpendola in molteplici occasioni con pugni al volto e al corpo, calci, mordendola, sbattendola contro la propria auto e a terra, procurandole in un’occasione la frattura dell’apice della piramide nasale con prognosi di trenta giorni 30».

Il processo Il Riesame, contestualmente alla scarcerazione, aveva escluso per il giovane – difeso dall’avvocato Massimo Proietti – l’ipotesi di maltrattamenti in famiglia. Quest’ultimo si è sempre proclamato estraneo ai fatti, nella rappresentazione formalizzata dall’autorità giudiziaria. La prima udienza del procedimento si è tenuta mercoledì mattina: la giovane aggredita, parte offesa rappresentata dall’avvocato Maurizio Cecconelli del foro di Terni, si è riservata la decisione di costituirsi parte civile.

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