Botte alla moglie costretta a fare sesso: cacciato di casa dal giudice

Perugia – Le accuse sono maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate

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Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate commessi ai danni della moglie e della figlia. Queste le gravi accuse per le quali è indagato un 40enne residente a Perugia: scatta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, come disposto dal Gip del tribunale.

Violenza

L’esecuzione da parte della polizia di Stato c’è stata mercoledì. L’indagine della squadra Mobile è scattata dopo la denuncia della donna: ha lamentato le reiterate condotte di violenza psicologica e fisica da parte del marito. «Le attività investigative – spiega in una nota il procuratore della Repubblica Raffaele Cantone – hanno consentito di acquisire significativi elementi di prova in ordine ai reati contestati all’indagato». Tutto dettato da «una volontà manipolatoria e prevaricatrice di controllo della moglie e della figlia, degenerata, nei confronti della prima, anche in episodi di violenza fisica».

Sesso

L’uomo inoltre, secondo quanto raccontato dalla donna, aveva anche preteso di avere rapporti sessuali non consenzinti. Al diniego era stata aggredita e percossa  con violenza, a tal piunto da essere costretta a farsi curare dagli operatori sanitari. A chiudere il cerchio l’ultimo episodio dello scorso marzo: l’ha costretta ad estinguere dei debiti contratti a suo nome con versamenti per 2 mila euro. Per le vittime si è quindi creato un perdurante stato di ansia e frustazione. Ora al 40enne è stata vietata ogni forma di comunicazione con loro.

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