‘Brucia’ 70 mila euro: «Broker e banca paghino»

Terni, nel 2010 aveva investito la somma ma i piani proposti si erano rivelati falsi. Per il tribunale dovrà riavere tutto indietro

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Nel 2010 aveva investito 70 mila euro in un piano ad alta redditività denominato ‘private banking’, attraverso alcuni bonifici e un pagamento in contanti in favore del promotore finanziario 47enne Giuseppe Antonio Tarollo che al tempo – prima che venisse allontanato dall’istituto di credito e quindi sospeso dall’albo – operava per conto della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Contratti peraltro sottoscritti presso la sede dell’istituto di credito, su documenti riportanti l’intestazione dello stesso.

L’avvocato Luca Leonardi

Raggirato Con il passare del tempo però il risparmiatore, un ternano che oggi ha 54 anni, si era reso conto che quei piani finanziari erano semplicemente falsi. Risultato: soldi spariti nel nulla ed a vuoto qualsasi richiesta di riaverli indietro. Per questo, attraverso l’avvocato Luca Leonardi del foro di Terni, aveva denunciato il tutto, intentando anche una causa civile nei confronti del broker pugliese – di cui nel tempo si è occupata anche ‘Striscia la Notizia’ – e la banca per cui il soggetto aveva operato in quel tempo.

La sentenza In questi giorni il procedimento civile, di fronte al tribunale di Terni, si è concluso con il giudice Alberto Caprioli che ha condannato il promotore e la banca, in solido, a restituire la somma di 70 mila euro al ternano raggirato. La Banca, a sua volta, potrà rivalersi sul Tarollo, ulteriormente condannato a risarcire l’istituto per la somma da questo versata al cliente. Resta in piedi il processo penale che, per la stessa vicenda, vede imputato il 47enne per truffa.

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