Cacciano con armi cariche a bordo strada: sanzioni e sequestri

Spoleto – Intervento delle guardie del Wwf nella mattinata di sabato: nei guai diverse persone impegnate nella caccia al cinghiale

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Spari vicino alle case e abbattimenti di specie vietate. Queste le segnalazioni giunte dallo spoletino alle guardie del Wwf che, nella mattinata di sabato, si sono portate sul posto per tutte le verifiche del caso: a finire nei guai tre cacciatori che, al termine del controllo, ne sono usciti con sanzioni rilevanti. E non solo.

Controllo con il drone

Le guardie hanno utilizzato un drone per controllare l’area e, dopo un check delle pianure e delle zone boscose, hanno seguito una precisa direzione. Nel mirino in particolar modo una persona che stava cacciando a bordo di una strada con il fucile carico: «Mi sono dimenticato di scaricarlo», ha specificato alla richiesta di spiegazioni. C’era dell’altro tuttavia: le guardie si sono accorte che aveva omesso di annotare la prevista fruizione della giornata venatoria sull’apposito tesserino. Risultato: doppia sanzione, sequestro dell’arma da fuoco e delle munizioni.  Nel contempo è scattato una sorta di fuggi-fuggi generale tra gli altri cacciatori.

La pratica illecita e altre sanzioni

Il Wwf ricorda che «la legge vieta in maniera espressa l’azione di caccia, ovvero il semplice vagare con le armi alla ricerca o attesa di selvaggina, anche se esse siano scariche, ad una distanza inferiore ai 100 metri dalle abitazioni, luoghi di lavoro, aree sportive o immobili di qualunque tipo e a meno di 50 metri da strade di comunicazioni e carrozzabili, come anche da ferrovie, funivie ecc.». Spesso ciò avviene durante le battute al cinghiale: altri due cacciatori sono stati sanzionati – con successivo sequestro della carabina in questo caso – per questo motivo.

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