Cantamaggio, trionfa San Giovanni

Terni, la 122° edizione va al carro ‘Nonnu Arcontame’. Riconoscimenti per i giovani arronesi e Riacciu

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Sipario sulla 122° edizione del ‘Cantamaggio’. Martedì sera, in piazza Europa, c’è stata la premiazione dei carri – sette in totale i partecipanti, più uno fuori concorso – in gara: trionfo per il gruppo del quartiere San Giovanni, riconoscimenti anche per i giovani arronesi, Virgi e Ilio e Riacciu. Martedì niente sfilata – prevista da programma – a causa delle condizioni meteo.

Il carro vincitore

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Successo per il carro numero 3 ‘Nonnu Arcontame’ – giuria popolare – del gruppo quartiere San Giovanni, progetto di Romina Longo. «Il nonno, in una società nella quale tutto si consuma e si brucia in pochissimo tempo, oggi più che mai, rappresenta il libro dei ricordi e delle conoscenze, dove la storia del territorio e i veri valori, spesso oggi disattesi, vengono esaltati e veicolati ai propri nipoti. Adoperiamoci tutti affinchè questo ponte tra generazioni non venga mai interrotto». Sul podio anche il carro numero 5 dei giovani arronesi e il numero 2 del gruppo maggiaiolo Virgi e Ilio. Quarti ex aequo i restanti.

Il carro del gruppo Riacciu

JAZZ E CANTAMAGGIO A BRACCETTO

Il premio della critica è andato al carro numero 7, ‘La scelta migliore’ del gruppo maggiaiolo ‘Riacciu’ con progetto di Gian Piero Strinati. «Con questa allegoria – il motivo del carro – si vuole evidenziare e trasmettere alle coscienze di tutti noi, il grande caos nel quale, per il fantastico correre e irresponsabile avere tutto e subito di questa società, versa ogni forma di vita: l’uomo continua a distruggere la natura, il suo habitat, non rendendosi conto della deriva che ne consegue. Non resta che adoperarsi per una immediata inversione comportamentale o sperare in un miracolo che possa illuminare le sfere magiche della coscienza dell’uomo».

Il carro dei giovani arronesi

Il premio della giuria tecnica è invece appannaggio del carro numero 5, ‘Un fiore per l’Europa’ del gruppo maggiaiolo dei giovani arronesi con progetto di Daniele Aiani: «La ricchezza dell’Europa – la spiegazione del carro – e la sua felicità non sono da cercare nei soldi, negli euro, ma nella volontà di stare insieme, di far festa e di ritrovare le radici comuni. Così questo carro, dedicato all’Europa, la raffigura come una bellissima donna intenta a suonare una melodia con l’arpa. Al ritmo di una musica antichissima e moderna al tempo stesso, i popoli del vecchio continente (rappresentati dai bambini) danzano per la primavera. L’unità delle tradizioni e dei riti che annunciano la bella stagione è uno degli elementi che accomuna e che tiene insieme tutte le genti che abitano e che abiteranno queste terre, dal Mediterraneo al mar Baltico. E se tutti i popoli d’Europa ritroveranno il ritmo giusto, tornerà la voglia di ballare insieme per il maggio e per la primavera. Dalla cornucopia d’Europa allora non usciranno monete e rancori, ma soltanto fiori e speranze».

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