Cantiere Terni-Rieti: operai senza stipendio

A pesare, secondo i sindacati, è la vicenda giudiziaria che grava sull’impresa titolare dei lavori: «Manca anche la benzina per i mezzi»

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Un’azienda – la Tecnis – coinvolta in una vicenda giudiziaria avviata dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catania, lavoratori che non vedono lo stipendio da settembre e un cantiere – quello della Terni-Rieti – che rischia un nuovo stop di fronte a una situazione tesa, con i sindacati che proclamano lo stato di agitazione.

A secco C’è di che preoccuparsi per quello che sta accadendo ai lavoratori impegnati nel completamento della bretella della Terni-Rieti, visto che oltre agli stipendi manca anche la benzina per i mezzi da lavoro: «La vicenda giudiziaria aperta ha portato la Tecnis ad accumulare forti debiti, anche nei confronti delle maestranze – spiegano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Terni in una nota – che si trovano oggi in attesa dello sblocco delle mensilità arretrate di settembre, ottobre e novembre, mentre la mancanza di liquidità crea problemi enormi anche nello svolgimento dell’attività lavorativa».

Protesta «L’azienda – spiegano i sindacati – avrebbe dovuto essere commissariata da parte del prefetto di Catania ma l’azienda ha bloccato questo passaggio attraverso una richiesta di sospensiva che lascia però i lavoratori in una condizione di grande difficoltà e incertezza». Per questo i sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione nel cantiere ternano, prevedendo anche la possibilità di «iniziative di lotta a tutela dei lavoratori senza ulteriore preavviso». Il tutto in attesa che la situazione di sblocchi.

 

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