Tutto l’impegno dei Carabinieri Forestali

Illustrata l’attività condotta nel 2018 in Umbria. Denunciate 366 persone, multe per oltre 1 milione di euro. Presentato il calendario Cites

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Il colonnello Palescandolo

Oltre 52 mila controlli con l’identificazione di quasi 17 mila persone ed accertamenti su 3.200 veicoli. Ma anche 501 reati perseguiti con 366 persone denunciate, 76 sequestri penali e 33 perquisizioni. Infine l’attività ‘amministrativa’ dove non sono mancati gli illeciti accertati (2.318), le sanzioni (1.072.000 euro) e i sequestri (69). Intensa l’attività condotta nel corso del 2018 dal comando regionale per l’Umbria dei Carabinieri Forestali, guidato dal colonnello Gaetano Palescandolo. L’attività è stata illustrata mercoledì mattina unitamente al calendario Cites – il reparto che si occupa di flora e fauna protetti – con in campo la comandante di Perugia, Loredana Farneti.

Denunce e sanzioni

Palescandalo e Farneti

La maggior parte delle denunce penali riguarda la tutela del territorio (112 persone denunciate), della fauna (49) ma anche il complesso fronte degli incendi (13), discariche e rifiuti (68) ed i delitti contro il patrimonio (40). Allo stesso modo le sanzioni amministrative provengono per la maggior parte dall’ambito dell’abusivismo (oltre 444 mila euro e 56 sequestri), della tutela della fauna (149 mila euro), della flora (121 mila) e dalla lotta all’abbandono indiscriminato dei rifiuti (253 mila).

I cani dall’Asia e le app per la caccia

Nel corso della sua lunga relazione, Palescandolo ha raccontato anche alcuni casi particolari, legati ad esempio alla caccia e al bracconaggio: si è appreso che circolano sui cellulari delle app per il richiamo di uccelli che sono illegali. Sequestrati inoltre 24 cani pastore dell’Asia centrale a cui erano state tagliate le orecchie e la coda. Su questo fronte la Farneti ha parlato dei pericoli del traffico di animali non europei, ricordando il sequestro di un procione di origine nordamericana

L’albero di Todi

Particolarmente succosi i dettagli sull’albero di Natale di Todi, installato in città dopo essere stato eradicato senza permesso da un bosco demaniale.

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