“Caro Putin ti scrivo…”: la lettera di un bimbo per dire no alla guerra

Il piccolo Francesco, 7 anni, vive a Foligno e ha scritto al presidente Russo: «Noi bambini dobbiamo morire di vecchiaia»

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di P.C.

Francesco ha 7 anni, frequenta la seconda elementare di ‘Santa Caterina’ di Foligno. È un bambino dolcissimo ed emotivo. Come tanti altri coetanei, dopo due anni di pandemia che ha tolto loro un pezzo importante di infanzia, deve confrontarsi con un’altra emergenza, un’altra paura. Certo, i bimbi che vivono sotto le bombe stanno peggio, ma dal punto di vista psicologico è comunque un trauma per i nostri piccoli che non capiscono le ragioni del conflitto.  

La lettera

E allora, Francesco, dopo avere parlato in famiglia, ha preso carta e penna e ha scritto a Vladimir Putin: 

 

«Caro Putin,

mi chiamo Francesco, ho 7 anni e a questa età non mi sembra giusto piangere e avere paura della guerra. Ti prego di smetterla. Io e altri bambini non sopportiamo più la tv perché non si fa altro che parlare di guerra.

Vogliamo crescere con le nostre famiglie e morire di vecchiaia. 

Sì alla Pace, no alla Guerra.

Francesco». 

La paura guardando la tv

«Francesco non conosce la guerra, non ha nemmeno mai giocato con pistole o fucili – racconta ad umbriaOn.it la mamma, che ha autorizzato la pubblicazione della lettera – ma parla della situazione come un adulto e mi dice: ‘Non bastava il covid-19 che ci ha rubato tutto i compleanni, le feste, le uscite  e ci costringe a portare la mascherina anche a scuola’. A casa io e l’altra figlia di 15 anni cerchiamo di non vedere i tg ma girando c’è sempre qualcosa che parla di Putin, la guerra, i morti… e lui, anche se sta mangiando o giocando, si interessa e vuole sapere cosa succede. Spesso comincia a piangere impaurito, dice ‘io non voglio morire’». Per lui la guerra è qualcosa di inconcepibile. Così è venuta l’idea della lettera a questo signore: «Ma a Putin non hanno insegnato l’educazione – dice Francesco – se si litiga poi si canta la canzoncina ‘mannaggia il diavoletto’ e si fa pace».

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