Carsulae: «Rispettare la clausola sociale»

Terni, i sindacati chiedono a Vivaticket il passaggio di tutti i lavoratori con il nuovo appalto. Ma è polemica con gli stessi operatori

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«Il nuovo appalto per la gestione delle Cascata delle Marmore e del sito archeologico di Carsulae è unico e quindi l’applicazione della clausola sociale, prevista nel capitolato e per noi imprescindibile, non può che riguardare tutti i lavoratori di entrambi i siti»: è netta la posizione dei rappresentanti di Filcams Cgil, Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni, le sigle sindacali che seguono da vicino la vicenda del nuovo cambio di appalto nei due principali siti turistici ternani. La trattativa con Vivaticket, nuova aggiudicataria, è aperta, soprattutto per quanto riguarda il sito archeologico, dove la situazione appare più complicata (alla Cascata il passaggio di personale riguarda solo gli addetti alle pulizie, per i quali comunque è già stato raggiunto un accordo sull’assunzione dei tempi indeterminati).

Il nodo numeri

«La proroga di due mesi chiesta dal Comune alle cooperative che attualmente svolgono il servizio – hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa i rappresentanti sindacali Lucia Rossi e Valentina Porfidi per la Cgil, Sergio Sabatini per la Cisl e Massimiliano Ferrante per la Uil – può consentirci di effettuare una trattativa più approfondita con l’azienda e cercare di garantire il passaggio del maggior numero possibile di lavoratrici e lavoratori, peraltro tutti portatori di grande esperienza e professionalità. Purtroppo, però, il capitolato fatto dal Comune prevede orari e servizi ridotti rispetto al passato e questo, come è stato già nel precedente appalto per la Cascata, potrebbe determinare difficoltà nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali». Un appello però, i sindacalisti lo hanno anche rivolto proprio agli attuali 17 operatori di Carsulae coinvolti dal passaggio di appalto. «Chiediamo ai lavoratori . hanno detto – quali sono le loro reali intenzioni, non vorremmo trovarci nelle stesse condizioni del precedente cambio di appalto, quando abbiamo portato avanti una battaglia analoga, all’ultimo sangue, per garantire occupazione a tutti e 38 gli operatori della Cascata allora impiegati, ma poi solo una quindicina hanno aderito alla clausola sociale».

Botta e risposta sindacati-lavoratori

Ma questa non è stata l’unica puntualizzazione rivolta agli stessi lavoratori, visto che nel corso della conferenza stampa i sindacati hanno anche risposto alla nota inviata mercoledì dagli operatori del centro visita ‘Umberto Ciotti’, sempre nel sito di Carsulae (finora collegato al Polo museale del Comune di Terni). «A due giorni dal passaggio (il 1° novembre, ndr) – hanno accusato – non abbiamo nessuna certezza: nessuno, né azienda, né sindacato, né Comune, ci ha comunicato nulla. Quello che chiediamo è che le promesse che ci erano state fornite dai sindacati e dal vicesindaco Andrea Giuli tra l’8 e il 9 luglio scorsi vengano rispettate. Proprio Giuli, infatti, aveva rassicurato sul fatto che l’applicazione della clausola sociale sarebbe stata valida per tutti i lavoratori. Ora chiediamo che gli impegni presi vengano mantenuti, che non vengano disperse preparazione e serietà che da anni si spendono per il territorio, offrendo servizi di qualità apprezzati da tutti i visitatori. Chiediamo – hanno concluso i lavoratori nella nota – un impegno preciso e concreto, perché con le parole non si va più da nessuna parte». «Rigettiamo le accuse – la risposta dei sindacati – e ribadiamo che la trattativa, pur complicata, è in corso.Ci batteremo fino alla fine per dare dignità e rispetto a tutti».

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