Cascata, museo mummie e S. Pietro in Valle: ticket da 11 euro

Terni, via libera all’integrazione promozionale dei poli turistici territoriali

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Un accordo ampliato per il biglietto integrato della Cascata delle Marmore estendolo, fino al 31 dicembre 2020, al museo delle Mummie di Ferentillo e alla chiesa dell’abbazia di San Pietro in Valle. Un contratto ‘sperimentale’ approvato mercoledì mattina in giunta per una «dinamica turistica, culturale, economica». Certo, ci sarà da attendere la fine dell’emergenza sanitaria in corso.

L’accordo

«L’accordo proposto dalla parrocchia Santa Maria di Ferentillo – viene specificato – produrrà sicuramente dei positivi effetti diretti ed indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’ente, perché rappresenta l’attuazione del vigente piano di marketing turistico e territoriale che vuole potenziare l’offerta della Cascata delle Marmore, aumentando così le capacità di entrata nel sito naturalistico, generando così azioni di miglioramento sull’economia del territorio». Previsto un biglietto integrato dei tre siti con un ticket da 11 euro rispetto ai 17 nel caso fossero visitati separatamente: «Partirà in via sperimentale non appaena possibile, ovvero non appena sarà possibile aprire i siti, compreso quello di Narni sotterranea. Inoltre – aggiunge il vicesindaco Andrea Giuli – è interessante notare che nel 2019 l’Abbazia di San Pietro in Valle e il museo delle mummie hanno registrato 22mila visitatori paganti che possono, col biglietto integrato, essere attratti anche in Cascata. I dettagli operativi e tecnici dell’accordo verranno perfezionati dai contraenti e uffici tecnici appena possibile».

La Cascata delle Marmore

I marchi

Sempre mercoledì approvata una delibera per la scelta dei marchi ‘Cascata delle Marmore’ e ‘Carsulae’ per il centro visita Umberto Ciotti, proposti da Vivaticket e ceduti interamente al Comune. «Sono loghi raffinati creati mediante la reinterpretazione stilizzata e verranno completati con l’aggiunta del nome di Terni: entrambi riescono a rappresentare simbolicamente – puntualizza Giuli – la realtà territoriale ben definita quale espressione della propria storia e della propria identità».

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