Caso Cobrex – Sase, reazioni e polemiche

Controreplica di Leonelli e Fioroni. Interviene addirittura la Porzi: è scontro istituzionale. Parlano anche M5S, Squarta e Ricci. Le agenzie viaggi: «Chi ci crede più?». Ironia social

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Alcune sono arrivate subito dopo il comunicato della compagnia rumena, altre – molte di più – dopo la conferenza stampa della Sase, che se possibile ha dato ulteriore vigore al dibattito politico divampato dopo che la Cobrex Trans ha annullato tutti i voli in partenza e in arrivo annunciati per l’estate 2018. Tante le reazioni, molte delle quali via social. E non manca l’ironia.

IL CASO COBREX: LA VERSIONE DI SASE – L’ARTICOLO

Nuova tratta (dal profilo di Alberto Guarducci)

Leonelli: «Sorpreso da Cesaretti» Il primo a rispondere è il primo chiamato in causa: Giacomo Leonelli affida ad una nota Acs (come faranno tutti i consiglieri regionali) la sua controreplica a Cesaretti, che – pur senza nominarlo – in pratica gli aveva detto di stare al suo posto. «Sorprendono le dichiarazioni del Presidente Cesaretti che, va ricordato, svolge una funzione nell’interesse della comunità e della Regione che partecipa, attraverso Sviluppumbria, alla gestione della società. Nell’esprimere le mie legittime perplessità su quanto accaduto, penso di aver interpretato un sentimento diffuso, rispetto a chi vede nella cancellazione delle rotte in oggetto, non un tema esclusivamente contrattuale o contabile, ma di sviluppo e crescita della regione, riguardo ad un vettore come l’aeroporto che, come ho riconosciuto, ha fatto in questi anni passi avanti, e proprio per questo non può permettersi battute d’arresto simili».

«Alla Marini l’ultima parola» «Al di là dell’espressione sicuramente poco rispettosa non tanto nei confronti miei, quanto del consiglio regionale – conclude Leonelli – emerge invece una sorta di atteggiamento di insindacabilità di quanto avvenuto che preoccupa, soprattutto perché ho semplicemente chiesto alla Presidente Marini di svolgere un ruolo, con decisione, rispetto ad una priorità, come l’aeroporto, che tutti riconosciamo. Nessuno si senta sul piedistallo dunque, in particolare chi è stato nominato per gestire una funzione di pubblico interesse. Tutto ciò premesso e considerato, resto in attesa delle decisioni della Presidente Marini e della Giunta a cui, come sono ben consapevole, spettano le determinazioni del caso».

Porzi difende i consiglieri: «Parole legittime» Interviene addirittura Donatella Porzi per affermare il diritto di critica da parte dei consiglieri regionali: «L’assemblea legislativa e i consiglieri regionali che la costituiscono – scrive la presidente – sono stati eletti per dare risposte alle istanze dei cittadini umbri e la società Sase, che gestisce l’aeroporto di Perugia, pur rispondendo giuridicamente all’assemblea dei soci che dispone del futuro dei vertici, è una realtà di pubblico interesse, della quale i consiglieri regionali possono e debbono interessarsi. Nel dibattito pubblico è opportuno ristabilire chiarezza e rispetto dei ruoli reciproci. Non ci sono tribunali, imputati o condanne ma c’è un legittimo interesse da parte di un rappresentante dell’assemblea legislativa in merito ad una vicenda, quella dell’aeroporto, che riguarda tutta la nostra regione. Non c’è nessun colpevole, come non c’è nessuno titolato ad emettere condanne. Si è in presenza soltanto di un membro dell’assemblea legislativa che ha proposto, come gli altri che sono intervenuti o che interverranno sulla vicenda, una ipotesi di modalità di lavoro, istituzionalmente corretta, prevedendo un approfondimento nella commissione consiliare competente e un coinvolgimento della presidente Marini quale la referente istituzionale prima per la Sase».

IL CASO COBREX: LA CONFERENZA STAMPA – VIDEO

I due post di Fioroni

Fioroni vs Agostini Altro fronte è quello comunale. In questo caso, il botta e risposta è fra Michele Fioroni e Mauro Agostini. «Sembrerebbe che, anche questa volta, all’aeroporto dell’Umbria qualcosa sia andato storto», aveva scritto su Facebook l’assessore, lamentandosi del fatto che «il Comune di Perugia apprende solo dai giornali, per l’ennesima volta, notizie riguardanti l’aeroporto nella cui gestione, pur essendo il quarto azionista, è coinvolto solo marginalmente e mai per le decisioni strategiche». Agostini aveva risposto per le rime, invitando il Comune a mettere più soldi per entrare nel Cda (e rinfacciandogli le buche, che sono una brutta figura tanto quanto questa vicenda). Quindi la nuova risposta di Fioroni, ancora via social: «Il direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini, noto frequentatore dei salotti buoni, mi ricorda che l’aeroporto non è un club ma una società per azioni e mi invita a preoccuparmi delle buche di Perugia anziché dei problemi della Sase. Caro direttore la informo che ho la triste abitudine di parlare ed occuparmi di sviluppo quello, che in teoria, dovrebbe fare anche lei».

IL CASO COBREX: TUTTI I PASSAGGI – ARCHIVIO UMBRIAON

Fiavet Confcommercio Umbria: «Grave danno» Direttamente interessate del problema, le agenzie di viaggio dell’Umbria, riunite in Fiavet, associazione aderente a Confcommercio, che hanno una presidente – Ivana Jelinic – eletta anche alla presidenza nazionale. «Le tratte coperte da Cobrex – sottolinea Jelinic – sono state abbondantemente promosse dalle agenzie, soprattutto Barcellona, con notevole sforzo da parte dei nostri imprenditori e diversi biglietti venduti. La decisione di Cobrex crea un serissimo danno all’immagine e alla credibilità dell’aeroporto San Francesco, ma anche un danno tangibile alle agenzie, che si trovano alle prese con le incognite legate alle richieste di rimborso dei biglietti venduti agli acquirenti».

Jelinic: «Chi ci crede più?» La Jelinic ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «In passato le agenzie di viaggio sono state spesso accusate di non contribuire alla crescita dell’aeroporto, di non promuovere adeguatamente voli e tratte. Accusa che abbiamo sempre respinto in modo circostanziato. Ma oggi, alla luce delle vicende Fly Volare e Cobrex, chiediamo a Sase con quale credibilità le imprese possono veicolare offerte che appaiono decisamente improvvisate, o poco affidabili. I nostri interlocutori sono i consumatori finali, che giustamente poi reclamano con noi rispetto a disguidi o inefficienze di cui non abbiamo nessuna responsabilità. Non solo: chi compra una tratta che viene improvvisamente cancellata, ci penserà due volte prima di tornare ad utilizzare lo scalo di San Francesco; preferirà usare uno scalo più lontano piuttosto che trovarsi improvvisamente a terra. Il danno quindi non è solo contingente, ma ha un effetto di lunga durata sulla commerciabilità dell’aeroporto».

E Squarta chiede una Commissione d’Inchiesta Il consigliere regionale Marco Squarta (portavoce del centrodestra) chiede addirittura l’istituzione di una Commissione d’inchiesta che faccia luce sulla gestione dello scalo: «La vicenda dell’aeroporto di Perugia sta diventando sempre più preoccupante: vengono annunciati in pompa magna collegamenti e venduti biglietti aerei per viaggi che restano sulla carta, una beffa sia per per gli utenti, sia per il turismo. Ciò che fa rabbia poi è la consapevolezza di aver perduto definitivamente la possibilità di diventare il secondo scalo della Capitale non riuscendo ad approfittare delle difficoltà di Ciampino e Ancona. E tutto questo a causa di una gestione che sicuramente poteva essere migliore. A poco servono le scuse del presidente Ernesto Cesaretti: gli umbri non meritano trattamenti tanto umilianti. Al nuovo organismo d’indagine da me proposto chiederò di accendere i riflettori sul ruolo di Sviluppumbria, la società partecipata della Regione che ogni anno riceve milioni di euro da Palazzo Donini e detiene una ricca quota della società di gestione. Una delle questioni da chiarire potrebbe essere, ad esempio, cosa Sviluppumbria abbia fatto per la qualificazione dello scalo e se avrebbe potuto fare di più».

M5S: «Come con FlyVolare» «Abbiamo assistito all’ennesimo teatrino di dirigenti-politici che hanno proseguito la narrazione di ‘uno dei migliori aeroporti italiani’, senza fornire giustificazioni e dettagli esaurienti sulla vicenda – scrivono Carbonari e Liberati – neppure una parola di scuse per anni di gestione disastrosa, testimoniata dal recente calo dei passeggeri e dai numeri in bilancio: il Collegio sindacale di Sase nel bilancio 2016 ha scritto che ‘le strategie e/o le iniziative adottate per assicurare la continuità aziendale appaiono ancora e comunque legate, inevitabilmente, al supporto finanziario della compagine societaria e delle istituzioni locali’. E la società di revisione ha aggiunto che ‘il presupposto della continuità aziendale deve essere assicurato, oltre che dalle prospettive di sviluppo delle attività caratteristiche dell’aeroporto e di apertura della compagine sociale a nuovi soci privati’. Nei giorni scorsi abbiamo depositato una interrogazione riguardante un’altra vicenda segnalata a tutti i consiglieri regionali via email in merito a delle offerte che Sase avrebbe ricevuto da investitori privati (ne accennava anche Agostini durante la conferenza, ndr). Chiederemo risposte esaurienti dalla giunta affinché sia data prova che i soci dell’aeroporto abbiano potuto esprimersi in merito a questa ed altre offerte, chiedendo altresì dettagli sugli effettivi progetti futuri per il rilancio dell’aeroporto. Sviluppumbria e Sase gestiscono soldi pubblici, i loro vertici hanno il dovere di condividere le informazioni e devono rispondere del loro operato verso i loro veri datori di lavoro: i cittadini». Infine la richiesta di «dimissioni per Mauro Agostini, dirigente ex politico-tesoriere del PD, e di Ernesto Cesaretti. In assenza di un passo indietro, riteniamo sia la Regione a dover intervenire sulla vicenda, nominando vertici non legati alla politica, che magari siano più umili e più trasparenti nella gestione della cosa pubblica».

Ricci: «Vediamoci in seconda commissione» «Prendo atto dei problemi che all’aeroporto dell’Umbria continuano a verificarsi, con voli programmati, annunciati e poi non effettuati quando, nei servizio di trasporto, l’affidabilità e la continuità del servizio sono fondamentali anche per l’immagine e la credibilità dello scalo», dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (gruppo misto), che propone di affrontare il tema in seconda commissione: «La Sase deve avere più risorse dalla Regione (sino a 3 milioni di euro all’anno) per poter attuare il piano di sviluppo industriale, con il fine di raddoppiare i passeggeri sino a 450/500mila all’anno, sviluppando accordi con le principali e solide compagnie low cost che, peraltro, sono fondamentali anche per commercializzare e attrarre più flussi turistici».

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