Castel dell’Aquila: «La strada è comunale, ma a curarla ci dobbiamo pensare noi»

Roberta e David raccontano che «per oltre 40 anni è stata la nostra famiglia ad occuparsene, ora basta ma il Comune non ci risponde»

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di Fra.Tor.

«Per oltre 40 anni è stata la nostra famiglia ad occuparsi della manutenzione della strada comunale d’accesso alle nostre abitazioni, a volte affrontando anche notevoli costi. Ma ora basta noi non ce la facciamo più». Roberta e David parlano di strada Vocabolo Coste a Castel dell’Aquila, frazione del comune di Montecastrilli, che serve la loro abitazione e quella dei genitori di David, entrambi invalidi. «Una strada che non è mai stata asfaltata e non viene manutenuta dal Comune».

Danni e disagi

Questa strada, racconta David, «oltre a non essere asfaltata, risulta essere sprovvista anche di illuminazione e indicazione toponomastica. Non essendo peraltro indicata dai navigatori satellitari, circa tre anni fa è anche successo che per un malore di mia madre abbiamo contattato il 118 e gli operatori dell’ambulanza non riuscivano a trovare l’abitazione. Oltre a ciò, essendo la strada in pendenza, a seguito dei forti temporali che si verificano sempre più frequentemente, si creano dei veri e propri canali generati dai rivoli d’acqua che rendono la strada impercorribile in bicicletta, in moto e soprattutto a piedi per persone anziane che hanno difficoltà a deambulare, costrette ad essere accompagnate a piedi o in macchina anche per raggiungere il vicino supermercato».

Sollecitazioni al Comune

David spiega, poi, che «sono oltre quattro anni che interloquisco telefonicamente e personalmente con gli amministratori ed i responsabili di ufficio tecnico e lavori pubblici del Comune di Montecastrilli per chiedere la sistemazione della strada, senza ottenere alcun risultato. Ho iniziato, allora, ad inviare mail prima e Pec successivamente, anche in questo modo senza ricevere alcuna risposta. Circa un mese fà, nella conversazione telefonica con uno dei geometri dell’ufficio lavori pubblici, ho nuovamente chiesto una risposta alla Pec inviata nel mese di marzo 2023, che non è mai arrivata. Vorremmo sensibilizzare l’amministrazione comunale a risolvere questo problema, ma soprattutto a rapportarsi in maniera istituzionalmente corretta con i propri cittadini».


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