Il post, apparso su Facebook, è gonfio di amarezza: «I giorni scorsi a Castelluccio è iniziata una nuova era. La precedente è terminata con l’apocalisse del 30 ottobre. Sembrava che le cose, dalla catastrofe potessero migliorare, ma purtroppo per la classe politica che ci dirige Castelluccio sta andando allo sbaraglio»
LE PRIME AVVISAGLIE DEI MALUMORI
La rabbia A scriverlo è stato Augusto Coccia: «Dopo la battaglia per la semina ora ci troviamo incastrati sull’altopiano e non possiamo ancora entrare in nessuna struttura perché nell’intero paese, dve ci sono fabbricati, è tuttora zona rossa». Poi l’attacco diretto: «Forse il sindaco sta giocando con noi perché non lo abbiamo seguito precedentemente? Signor sindaco, ci avevi promesso una struttura per poter mangiare. Era – la foto che pubblichiamo, invita sempre da Coccia, è emblematica – questa? Una struttura per poter pernottare quando c… la fai aprire?».
LA MARCIA PER LA SEMINA – LE FOTO
Il Comune La replica del Comune di Norcia è questa: «Per accedere all’unico agriturismo agibile coltivatori devono comunicare in quanti vogliono dormirci. Questo serve per le procedure burocratiche e l’organizzazione», ma gli agricoltori fanno sapere che «l’agriturismo non ha la cucina».
Rischio rinvio A rendere ancora più problematica la cosa ci si potrebbero mettere anche le condizioni meteo non proprio ottimali e questo potrebbe provocare un ulteriore slittamento dei tempi di semina. La faccenda, ovviamente, non aiuta a stemperare gli animi.
Danno indiretto Intanto, nella giornata di mercoledì, il Senato ha ufficializzato il provvedimento relativo al così detto ‘danno indiretto’ riconoscibile in seguito delle scosse di terremoto.