«Casteltodino soffre un traffico abnorme: che si fa?»

Lettera di Voltero Petrocchi a Provincia e Regione per capire se si vorrà dare seguito all’accordo di programma del 2014

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di Voltero Petrocchi
Lettera al presidente della Provincia di Terni e all’assessore regionale alla viabilità/trasporti

Risale al 7 gennaio del 2014 l’accordo di programma sottoscritto da Regione Umbria, Provincia di Terni e comuni interessati, con il quale, di fatto, si dava il via ad un progetto teso a risolvere le criticità presenti in particolare a Casteltodino. Il progetto prevedeva il completamento della variante di Acquasparta ed una serie di interventi, a Casteltodino, atti a mitigare gli effetti di un traffico, soprattutto pesante, che ne condizionavano la vita.

L’intervento contava su finanziamenti certi e la Provincia di Terni si metteva al lavoro per la necessaria progettazione, mentre in un affollato incontro pubblico (presenti assessori, presidenti, sindaci, consiglieri regionali di minoranza) si annunciava il ‘lieto evento’. Eravamo nel 2014 e l’ultimo ‘vagito’ sull’argomento risale ad un’interrogazione del 2018 presentata dal consigliere Rometti (ex assessore regionale) all’assessore Chianella (ex sindaco di Avigliano Umbro) che, bontà sua, informava l’interrogante che «la Provincia aveva allestito una nuova segnaletica, che il traffico pesante era in calo e che la Regione avrebbe reinserito nella propria programmazione il progetto». Evitava, l’assessore, di ricordare che il finanziamento ‘dedicato’ aveva preso altre strade.

Ad oggi la situazione è quindi in sosta, mentre il traffico seguita a martoriare Casteltodino senza che all’orizzonte qualcosa si muova. Giova ricordare che dell’argomento si parla da vent’anni e che su Casteltodino si concentra il traffico di un intero territorio, da e verso cittadine che su una variante possono contare da tempo, pur dovendo sopportare solo parte di quel traffico. Caro presidente, caro assessore, avete entrambi ereditato la questione. Ritenete opportuno un vostro interessamento?

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