Bar senza slot? Un traguardo ancora molto lontano nel castiglionese, dove, sulla base della ricerca sulla ludopatia effettuata da alcuni studenti dell’Istituto omnicomprensivo ‘Rosselli-Rasetti’, emerge che le slot machine sono presenti nel 73% dei bar del Comune di Castiglione del Lago.
Una percentuale che scende al 50% se si prendono in esame i tabacchi – dove in compenso aumenta la presenza di ‘Gratta e Vinci’, in funzione nel 70% dei casi – e al 20% nel caso dei circoli. Quello condotto tra ottobre 2014 e febbraio 2015 da 20 ragazzi del terzo anno della scuola media e 25 ragazzi della scuola superiore castiglionese è stato uno studio capillare, che li ha portati a setacciare l’area, arrivando a censire 41 locali pubblici tra bar (26), tabacchi (10) e circoli (5).
Il quadro Ne è emerso un quadro preoccupante, in quanto, come riportato nella relazione finale del progetto, «nel nostro territorio il problema è sottostimato e molto diffuso anche tra i minori, soprattutto tra quelli non occupati e che non frequentano la scuola».
‘Disubbidienza creativa’ Realizzata nell’ambito del progetto ‘Disubbidienza Creativa’, promosso dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Castiglione del Lago per l’anno 2014/15 ed effettuata in collaborazione con l’associazione culturale ‘Trasimenoteatro’, la ricerca degli studenti castiglionesi ha coinvolto in orario extrascolastico alcuni studenti di medie e superiori che si sono impegnati alacremente, come ha tenuto a sottolineare anche la dirigente Eleonora Tesei. Il progetto ha insegnato ai ragazzi che «ogni gioco può diventare pericoloso, che ogni dipendenza priva della libertà e che conoscere, sapere, rende più forti e consapevoli e meno fragili».
Il cortometraggio La ricerca ha avuto il suo felice epilogo con un incontro-spettacolo al Cinema-Teatro ‘Caporali’ dal titolo ‘Giù le mani o… ti rovino’, nel corso del quale sono stati resi noti i risultati del censimento e presentato il cortometraggio autoprodotto dal titolo ‘Libero’.
L’industria ludica Terza impresa in Italia con circa 1.260 euro pro capite, il gioco d’azzardo vede l’Italia al primo posto in Europa e al terzo nel mondo con 15 milioni di giocatori – 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 giocatori già patologici – abituali. In Umbria le sole giocate elettroniche superano i due milioni di euro al giorno. Da gennaio a giugno 2013 gli incassi per le slot machine sono stati pari a 200 milioni e oltre 165 milioni per le video lotterie.