Città della Pieve, detenuti al lavoro

Beni Comuni e lavori socialmente utili, firmata l’intesa con il carcere di Perugia: «Verranno impiegati in prestazioni volte al miglioramento della qualità della vita»

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I detenuti svolgeranno lavori socialmente utili per il Comune di Città della Pieve. «E’ stata sottoscritta nei giorni scorsi – fa sapere l’amministrazione – la convenzione con l’Istituto penitenziario di Perugia ‘Capanne’. Nata da un progetto sostenuto dal sindaco Fausto Scricciolo e dalla direttrice del Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia, dottoressa Bernardina Di Mario, questa collaborazione coinvolgerà i detenuti ammessi al ‘lavoro all’esterno’, per attività sul territorio comunale non retribuita e in favore della collettività».

Fausto Scricciolo

«Tradizione rispettata» Il sindaco spiega che «il Comune di Città della Pieve ha dimostrato da tempo di credere fortemente nella ‘cosa pubblica’ intesa come ‘bene comune’ lo portiamo avanti come un credo civico che ci ha visto collaborare con i ragazzi del Ceis, così come con i giovani richiedenti asilo ospitati da Arci e tantissimi privati cittadini che nel capoluogo come nelle frazioni si sono spesi in molteplici attività a scopo sociale. Città della Pieve ha una tradizione fortissima di volontariato e accoglienza. Oggi con questo atto sentiamo di aver rafforzato la nostra identità».

Bernardina Di Mario direttrice Capanne confronto con agenti sindacato

La direttrice Di Mario

«Opportunità di reinserimento» La direttrice Di Mario, da parte sua, dice che «siamo particolarmente grati nei confronti dell’Amministrazione pievese per essersi resa disponibile ad attuare una previsione di legge che è, al tempo stesso, opportunità di reinserimento sociale per il cittadino detenuto e condizione che contribuisce a perseguire gli obiettivi di sicurezza sociale. I progetti di pubblica utilità sono, quindi, parte dell’impegno che l’Amministrazione penitenziaria tutta propone alle componenti sociali perché si utilizzino al meglio le risorse».

I lavori I detenuti, spiega il Comune di Città della Pieve, «verranno impiegati in prestazioni volte al miglioramento della qualità della vita, alla protezione dei diritti della persona, alla tutela e valorizzazione dell’ambiente. In particolare: prestazioni di tutela e cura del patrimonio culturale con particolare riferimento al trasferimento degli archivi e sistemazione magazzini comunali, cura e manutenzione del verde, azioni coordinate di tutela del patrimonio ambientale, recupero e pulizia del patrimonio comunale (giardini, alberi, sentieri ed itinerari culturali), manutenzione e decoro delle strade pubbliche e dei muri della città ivi compresi immobili privati, in particolare lavori di rimozione di graffiti e scritte e in altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del detenuto. Verranno impiegati non più di quattro detenuti per un massimo di 20 ore settimanali pro-capite».

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