‘Cittadella’ Spoleto: «Stato di agitazione»

I lavoratori del tribunale e della procura della Repubblica lamentano una «gravissima e ormai annosa carenza di personale»

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I lavoratori del tribunale e della procura della Repubblica di Spoleto, riuniti in assemblea, hanno deliberato all’unanimità la proclamazione dello stato di agitazione per protestare contro quella che definiscono «gravissima, e ormai annosa, carenza di personale».

Lavoro quintuplicato Con la chiusura delle sezioni distaccate di Foligno e Todi e il relativo passaggio di competenze agli uffici giudiziari di Spoleto, «il carico giudiziario – scrivono i lavoratori in una nota a firma di Elisabetta Rico, segretario regionale Cisl Fp Umbria – è quintuplicato, senza che a ciò abbia fatto riscontro la rimodulazione delle piante organiche con auspicabile incremento di personale. Basti pensare che l’utenza è passata da 80.795 a 219.651, determinando un rapporto tra residenti ed unità di personale pari a oltre 400% della media nazionale. La situazione tenderà ad aggravarsi nel futuro in vista di imminenti pensionamenti. Questa condizione non più fronteggiabile con il numero esiguo di dipendenti – concludono – genera disservizi, rendendo impossibile un’adeguata risposta alla domanda di giustizia proveniente dall’utenza».

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